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CeBIT - Progetto dell'UE svela il nuovo approccio per le dimostrazioni

Un progetto finanziato dall'UE ha permesso ai visitatori del CeBIT, il salone della tecnologia di Hannover (Germania), di sapere come saranno in futuro le presentazioni didattiche e le dimostrazioni dei prodotti grazie all'impiego del sistema di realtà aumentata (Augmented Rea...

Un progetto finanziato dall'UE ha permesso ai visitatori del CeBIT, il salone della tecnologia di Hannover (Germania), di sapere come saranno in futuro le presentazioni didattiche e le dimostrazioni dei prodotti grazie all'impiego del sistema di realtà aumentata (Augmented Reality - AR) mobile. Il progetto CONNECT ha ideato il sistema di AR nell'ambito del suo obiettivo generale di "progettare l'aula del futuro usando tecnologie avanzate per mettere in relazione gli ambienti didattici formali e informali". Il sistema permette di spiegare in maniera più chiara i fenomeni scientifici invisibili grazie all'aggiunta di un'ulteriore dimensione alle presentazioni visive. "Stiamo valutando in quali modi la realtà aumentata può favorire il processo di apprendimento sia nelle scuole che nei musei" spiega Michael Wittkämper, coordinatore del progetto al Fraunhofer Institute for Applied Information Technology (FIT). "La nostra tecnologia si può applicare anche ad altre aree, per esempio per illustrare i prodotti alle fiere o come strumento per la formazione e lo sviluppo professionale". Il sistema presentato al CeBIT mostra ai visitatori il principio fisico per cui l'ala di un velivolo consente a un aereo del peso di 550 tonnellate di volare. Il soggetto indossa un casco munito di occhiali traslucidi, fotocamere integrate e un microfono con amplificatori, il tutto collegato a un computer portatile. Guardando attraverso gli occhiali il soggetto non vede solo le ali del velivolo ma anche una serie di linee rosse che rappresentano il flusso dell'aria sovrastante l'ala. Le immagini, la grafica, il testo e i video tridimensionali che l'utente vede apparire a mezz'aria aiutano a capire ulteriormente come operano i processi fisici invisibili. "Gli studenti sono affascinati da questa tecnologia", afferma Kay Hoeksema, insegnante e scienziata dell'università di Duisburg-Essen e membro del consorzio. "Non credono quasi ai propri occhi nel vedere i flussi lineari d'aria in 3D, in apparenza così reali da poterli toccare". Spiega che gli insegnanti possono avvalersi di un sistema di gestione dei contenuti per personalizzare le materie di studio secondo le esigenze dei loro studenti o le conoscenze già in loro possesso, potendo anche aggiungere altre immagini, testi o file audio attraverso un'interfaccia web collegata alla piattaforma CONNECT. Tramite l'accesso al sistema via Internet, stando in aula gli studenti possono inoltre seguire in streaming video le dimostrazioni o gli esperimenti effettuati dal vivo in un laboratorio o in un museo, con un collegamento radio che permette loro di porre domande e partecipare interattivamente. Il consorzio sta realizzando esposizioni di AR in quattro musei di diversi paesi per sviluppare scenari di apprendimento ed eseguire prove sul campo con classi di studenti. Attraverso la piattaforma CONNECT sarà possibile effettuare una visita virtuale alle quattro esposizioni (nel Regno Unito, in Svezia, in Finlandia e in Grecia) entro la fine di quest'anno. Il progetto sta ricevendo 4,7 milioni di euro su tre anni dalla priorità Tecnologie della società dell'informazione (TSI) del Sesto programma quadro (6PQ). Il consorzio è costituito da partner provenienti da Germania, Regno Unito, Finlandia, Grecia, Portogallo, Svezia, Israele e Stati Uniti.

Paesi

Germania, Grecia, Finlandia, Israele, Portogallo, Svezia, Regno Unito, Stati Uniti