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Reazioni contrastanti alle nuove proposte volte a migliorare il processo decisionale dell'UE in materia di OGM

La Commissione europea ha annunciato che proporrà azioni volte a migliorare la base scientifica e la trasparenza delle decisioni in materia di organismi geneticamente modificati (OGM). Le misure proposte non hanno tuttavia soddisfatto né i sostenitori né gli oppositori dei pro...

La Commissione europea ha annunciato che proporrà azioni volte a migliorare la base scientifica e la trasparenza delle decisioni in materia di organismi geneticamente modificati (OGM). Le misure proposte non hanno tuttavia soddisfatto né i sostenitori né gli oppositori dei prodotti GM. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), che esegue valutazioni scientifiche indipendenti, adotta decisioni a livello europeo sulla sicurezza degli OGM. Le nuove misure sono volte a rassicurare gli Stati membri, le parti interessati e il grande pubblico sul fatto che le decisioni comunitarie si basano su valutazioni scientifiche di elevata qualità, che proteggono sia la salute umana sia l'ambiente. Alle proposte è stata mossa la critica di non essere abbastanza ambiziose e di minacciare la natura indipendente dell'EFSA. Per quanto riguarda la fase di valutazione scientifica, la Commissione propone di invitare l'EFSA a collaborare in maniera più completa con gli organismi scientifici nazionali, nella prospettiva di pervenire a una soluzione nel caso di pareri scientifici discordanti con gli Stati membri. Le decisioni adottate dall'UE sugli organismi geneticamente modificati sono state respinte da diversi paesi e, tra questi, Slovacchia e Austria sono stati gli ultimi ad annunciare divieti nazionali su determinati OGM. Anche Lussemburgo, Germania, Francia, Grecia, Polonia e Ungheria hanno imposto divieti nazionali su OGM approvati a livello comunitario. Inoltre, la Commissione intende invitare l'EFSA a fornire nei suoi pareri motivazioni più circostanziate sulle singole domande nei casi in cui non accoglie le obiezioni scientifiche sollevate dalle autorità nazionali. La Commissione s'impegna altresì a "esercitare appieno le competenze in materia di regolamentazione conferitele dalla legislazione di base per precisare il quadro giuridico in cui deve avvenire la valutazione dell'EFSA". All'Autorità europea per la sicurezza alimentare verrà inoltre chiesto di esaminare più esplicitamente i potenziali effetti a lungo termine e le questioni relative alla biodiversità nelle sue valutazioni dei rischi. Durante la fase decisionale, in futuro la Commissione esaminerà specifiche questioni individuate nella valutazione dei rischi, o avvalorate dagli Stati membri, introducendo nei progetti di decisione misure di gestione dei rischi commisurate ad ogni singolo caso. Se, a parere della Commissione, l'osservazione di uno Stato membro solleverà nuovi importanti aspetti scientifici non opportunamente affrontati dall'EFSA, l'Esecutivo prenderà inoltre in considerazione l'ipotesi di sospendere la procedura e di sottoporre la questione a un'ulteriore disamina. Secondo EuropaBio, l'associazione europea delle bioindustrie, le misure proposte dalla Commissione rischiano di "politicizzare" il processo di valutazione scientifica della sicurezza svolto in maniera indipendente dall'EFSA. "Un'eventuale ingerenza politica in quella che dovrebbe essere una valutazione scientifica indipendente non può che minare la fiducia del pubblico nel sistema di sicurezza alimentare dell'UE. Eventuali iniziative volte a indebolire l'indipendenza scientifica dell'EFSA intaccheranno inoltre la fiducia dei consumatori in tutti gli aspetti della sicurezza alimentare, pregiudicando proprio il principale obiettivo per cui l'EFSA è stata istituita", ha dichiarato Simon Barber, direttore dell'unità di biotecnologia delle piante presso EuropaBio. Per contro, l'organizzazione ambientale internazionale Greenpeace accoglie con favore l'impegno della Commissione ad affrontare gli errori politici riscontrati, ma sostiene che i cambiamenti proposti non sono abbastanza ambiziosi. "La Commissione europea ha avviato una valida iniziativa cercando di migliorare la valutazione del rischio degli OGM nell'Unione europea", ha affermato Eric Gall, responsabile in materia di OGM dell'unità europea di Greenpeace. "Deve però fare in modo che l'Autorità europea per la sicurezza alimentare sia immediatamente sottoposta a orientamenti vincolanti sulle modalità di valutazione dei rischi posti dagli OGM". Il dottor Gall ha inoltre chiesto di sospendere il processo di autorizzazione degli OGM fino a quando non verrà attuato questo cambiamento e di riesaminare i pareri precedentemente espressi dall'EFSA sugli OGM. La Commissione intende discutere le sue proposte con gli Stati membri e l'EFSA nei prossimi mesi.

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