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I premi Cartesio assegnati a progetti e comunicatori illustri

I vincitori dell'edizione di quest'anno del prestigioso premio Cartesio sono ricercatori che hanno sviluppato un metodo per produrre idrogeno impiegando acqua e sole, studiato un nuovo sistema telescopico e ottenuto nuove informazioni sull'apoptosi (morte cellulare programmata...

I vincitori dell'edizione di quest'anno del prestigioso premio Cartesio sono ricercatori che hanno sviluppato un metodo per produrre idrogeno impiegando acqua e sole, studiato un nuovo sistema telescopico e ottenuto nuove informazioni sull'apoptosi (morte cellulare programmata) che potrebbero servire a formulare terapie per il cancro e l'AIDS. Il premio dell'UE di un milione di euro verrà suddiviso tra le tre équipe che se lo sono aggiudicato. L'onore della nomina come miglior comunicatore in campo scientifico in Europa ha invece dovuto essere ripartito tra cinque gruppi per l'impegno dedicato rispettivamente a un progetto finalizzato a interessare gli adolescenti al mondo della scienza, a un museo interattivo, ad attività per coinvolgere il grande pubblico nella scienza marina, a una rivista destinata ai bambini e a una serie di documentari. Secondo il ministro tedesco per la Ricerca e l'istruzione Annette Schavan questi riconoscimenti sono diventati «una sorta di premio Nobel europeo». Annette Schavan è stata affiancata nella consegna dei premi dal commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik, che li ha definiti gli «Oscar della scienza europea». Il progetto HYDROSOL, uno dei tre vincitori del premio Cartesio per l'eccellenza, ha sviluppato un metodo che consente di produrre idrogeno dalla scissione dell'acqua, utilizzando l'energia solare. I risultati potrebbero permettere di generare idrogeno a scopi energetici secondo un approccio rispettoso dell'ambiente. «A poca distanza dal Consiglio europeo di primavera, che si concentrerà su clima e energia, desidero far presente che la tecnologia e l'entusiasmo non ci mancano, siamo qui, quindi contattateci se vi occorre energia rinnovabile per il futuro», ha dichiarato Athanasios Konstandopoulos, coordinatore di HYDROSOL. Al progetto partecipano équipe dei settori accademico e industriale di Germania, Danimarca, Regno Unito e Grecia. L'HESS, un sistema stereoscopico ad alto impiego di energia, ha rivoluzionato le attuali tecniche di osservazione astronomica e ha permesso di acquisire maggiori informazioni e di comprendere meglio la Via Lattea e non solo. Il sistema si compone di quattro telescopi costruiti in Namibia da un consorzio di partner europei e africani, che ne curano anche il funzionamento. Il consorzio riunisce circa 100 scienziati di Germania, Francia, Regno Unito, Irlanda, Polonia, Repubblica ceca, Armenia, Sudafrica e Namibia. I telescopi intercettano la luce emessa quando i raggi gamma cosmici con energie dell'ordine di teraelettronvolt vengono assorbiti nell'atmosfera terrestre. Gli scienziati sono quindi in grado di generare un'immagine del cielo nei raggi gamma ricostruendo la traiettoria di questi ultimi. Il terzo vincitore del premio è stato APOPTOSIS, un progetto che ha rafforzato in misura considerevole le cognizioni relative all'apoptosi (morte cellulare programmata) e che dovrebbe contribuire a migliorare le terapie per combattere il cancro e l'AIDS. Fanno parte del gruppo scienziati di Austria, Danimarca, Francia, Germania, Italia e Svezia. L'eccessiva apoptosi è una delle cause di colpi apoplettici e attacchi cardiaci, nonché di malattie ereditarie e dell'AIDS. Per contro, un'insufficiente morte cellulare è segno della presenza di un cancro e può tradursi in resistenza alla chemioterapia e determinare l'inefficacia di altre cure. I risultati del progetto sono importanti per coloro che sono impegnati nello studio del processo della morte delle cellule. Gli articoli dell'équipe sono già stati citati oltre 50 000 volte in altre pubblicazioni. I vincitori sono stati selezionati fra 13 candidati da una giuria presieduta da Claudie Haigneré, ex ministro francese ed ex astronauta dell'Agenzia spaziale europea (ESA). Per quanto concerne il premio Cartesio per la comunicazione nel campo della scienza, Janez Potocnik ha dichiarato che «senza le persone o il linguaggio per colmare il divario tra ciò che gli scienziati conoscono e ciò che un più ampio pubblico può comprendere, nessuno sarebbe in grado di capire, se non pochissimi». I candidati che quest'anno si sono contraddistinti per il loro impegno nel colmare tale divario sono stati: - Sheila Donegan e Eoin Gill per la pubblicazione settimanale scientifica «Eureka» destinata ai più piccoli; - la serie di documentari «Europe, A Natural History» coprodotta da ÖRF, BBC e ZDF; - il professor Vittorio Silvestrini per aver realizzato a Napoli la Città della scienza, che abbina un museo interattivo di tecnologia e scienza a un centro di innovazione imprenditoriale; - il dottor Odd Askel Bergstad e altri scienziati della rete MAR-ECO per il loro lavoro teso a coinvolgere il grande pubblico nel censimento della vita marina previsto dal progetto; - Wendy Sadler per il suo progetto «Science Made Simple» il cui intento è suscitare entusiasmo negli adolescenti per il mondo della scienza. Al momento della consegna del premio, Wendy Sadler, già Donna gallese dell'anno per la scienza e la tecnologia, ha dichiarato: «Sono entusiasta di ricevere questo premio e di seguire le orme di uno dei miei eroi, Sir David Attenborough.» Quest'ultimo è stato insignito dello stesso riconoscimento nel 2005. La cerimonia di premiazione è stata preceduta da un evento all'aperto in onore della scienza europea organizzato nel cuore del quartiere UE di Bruxelles. Il presidente della Commissione José Manuel Barroso, Janez Potocnik, Annette Schavan e 500 invitati tra politici e scienziati hanno presenziato al lancio del nuovo programma comunitario per la ricerca, il Settimo programma quadro (7PQ), assistendo alla proiezione su uno schermo gigante di immagini relative al mondo della scienza e della ricerca. «Dobbiamo approfittare di occasioni come quella di oggi. Il prossimo programma quadro comunitario sarà inaugurato solo nel 2014. E l'UE festeggerà il prossimo importante anniversario nel 2057. Per quell'epoca, i risultati delle attività di ricerca che iniziamo a finanziare con il 7PQ non saranno più teoria, ma pratica», ha dichiarato Barroso. L'avvenimento si tiene alla vigilia del Consiglio europeo di primavera 2007, e non si tratta di una coincidenza. Il ruolo centrale della ricerca nel creare e nel mantenere un'Europa competitiva e sostenibile è oggi un aspetto raramente messo in discussione.