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Contenuto archiviato il 2023-03-02

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Risparmio idrico: è un gioco

Con l'aiuto di un videogioco, alcuni ricercatori svedesi, olandesi e spagnoli vogliono approfondire le loro conoscenze sull'uso sostenibile dell'acqua. Il gioco fa parte del progetto finanziato dall'Unione europea MATISSE (Methods and Tools for Integrated Sustainability Assess...

Con l'aiuto di un videogioco, alcuni ricercatori svedesi, olandesi e spagnoli vogliono approfondire le loro conoscenze sull'uso sostenibile dell'acqua. Il gioco fa parte del progetto finanziato dall'Unione europea MATISSE (Methods and Tools for Integrated Sustainability Assessment, Metodi e strumenti per la valutazione integrata della sostenibilità). I giocatori agiscono in un mondo in cui un fiume attraversa un paesaggio. Lo scenario, realizzato sulla base di informazioni geografiche relative alla regione in cui scorre il fiume Ebro, nella Spagna settentrionale, comprende vari utenti delle risorse idriche, città, paesi, aziende agricole, vegetazione, pioggia e rane (in rappresentanza degli «utenti delle risorse idriche che non hanno voce»). La Spagna soffre di una grave carenza idrica. Quando il livello dell'acqua dell'Ebro diminuisce, a risentirne non sono solo le aziende energetiche che hanno costruito turbine elettriche lungo il fiume e gli abitanti locali, ma anche le persone e il patrimonio naturale e culturale. Prima di iniziare la partita, i giocatori devono rispondere a un questionario e darsi un'identità, stabilendo chi sono, il luogo in cui vivono lungo il fiume e così via. Appariranno quindi come punti sulla mappa di gioco, dove potranno iniziare a zappare o a irrigare il terreno. I giocatori potranno vedere ciò che stanno facendo i loro compagni, nonché osservare i risultati delle azioni proprie e altrui riguardo al ciclo dell'acqua. «In questo modo, i soggetti interessati lungo il fiume Ebro possono valutare meglio l'impatto delle loro azioni», ha dichiarato al Notiziario CORDIS l'ecotossicologo ed esperto in risorse idriche Göran Ewald, del Centro per gli studi sulla sostenibilità dell'Università di Lund. Al contempo, è possibile individuare eventuali parti interessate problematiche. «Spesso siamo privi di strumenti che permettano di giungere a un accordo su una soluzione accettabile per tutti», ha precisato Göran Ewald. «Ed è qui che entra in scena il videogioco», volto a promuovere la comprensione e la conoscenza reciproche. Tuttavia, il gioco non è una semplice simulazione del ciclo dell'acqua; infatti, può anche essere considerato uno strumento democratico: «Se collochiamo entrambe (acqua e democrazia) nel contesto dello sviluppo sostenibile, l'acqua è alla base di tutto mentre la democrazia è alla base di quanto verrà accettato dalle persone in merito alle decisioni delle autorità», ha spiegato Ewald. Il gioco, quindi, potrebbe aiutare la popolazione della regione dell'Ebro ad avere fiducia nelle autorità e nelle istituzioni. Da un primo esperimento è emerso che i soggetti hanno risposto molto bene al gioco. Un secondo ciclo di esperimenti è previsto per febbraio 2008. Alla fine, i ricercatori intendono mettere il gioco a disposizione del pubblico su Internet, ha affermato Göran Ewald. Il progetto MATISSE nel suo complesso è sostenuto dal Sesto programma quadro (6°PQ) dell'Unione europea nell'ambito dell'area tematica «Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi». Lo sviluppo sostenibile è uno dei principali obiettivi politici dell'Unione europea e, pertanto, i 26 partner del progetto, di dieci diversi paesi, e vari ambiti della ricerca sperano di compiere progressi nelle politiche scientifiche e di applicazione della valutazione integrata della sostenibilità (Integrated Sustainability Assessment, ISA). Tra questi figurano lo sviluppo di un quadro concettuale comune ISA, un portafoglio di strumenti futuri, che saranno testati in diversi studi dei casi, e una serie di orientamenti per la valutazione integrata della sostenibilità.

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