Un sostegno per i bambini che partecipano alle sperimentazioni cliniche
Ci sono prove che oltre il 50 per cento dei prodotti medicinali sviluppati per i bambini non sono stati testati o autorizzati per l'uso in questa fascia di età. Il progetto di ricerca RESPECT ("Relating Expectations and Needs to Participation and Empowerment of Children in Clinical Trials") ha voluto cambiare le cose. Coordinato dall'Istituto di scienze cliniche dell'Accademia Sahlgrenska presso l'Università di Göteborg, in Svezia, il progetto intendeva individuare le esigenze e le motivazioni dei bambini e delle loro famiglie che hanno partecipato o volevano partecipare a esperimenti clinici in Europa. In passato i professionisti della sanità non avevano alternative se non usare medicine off-label, valutare da soli se i farmaci erano adatti e determinare la dose corretta in assenza di informazioni pediatriche sull'etichetta. Questo rappresentava rischi significativi di inefficacia e di reazioni negative nei bambini. Il progetto voleva anche determinare come tradurre queste informazioni in messaggi che responsabilizzino e motivino le persone a partecipare a futuri esperimenti di ricerca. Per fare ciò, sono state fatte interviste, sondaggi e workshop in tutta Europa coinvolgendo bambini che avevano partecipato a sperimentazioni cliniche. Il fine era raccogliere risposte alle seguenti domande: Come si possono mobilitare e responsabilizzare i pazienti pediatrici? Come possono ottenere i risultati clinici di cui hanno veramente bisogno? Come si possono integrare queste esigenze con le sperimentazioni cliniche? Incorporando la partecipazione e le esigenze di risultati del bambino nel processo di pianificazione di un esperimento clinico, è emerso un modello di responsabilità reciproca, basato su quattro elementi: autodeterminazione attraverso un coinvolgimento attivo, affidabilità e trasparenza, collaborazione e rispetto reciproco, e infine conoscenza e accesso alle informazioni. Il professor John Chaplin, un ricercatore esperto dell'Istituto di Scienze cliniche dell'Accademia Sahlgrenska presso l'Università di Gotebörg, dice: "Abbiamo esaminato i problemi sollevati dalla partecipazione di bambini alla ricerca medica parlando con pazienti di pediatria e con i loro genitori, le organizzazioni di sostegno per i pazienti, i pediatri, i comitati etici e i rappresentanti dell'industria farmaceutica per raccogliere esperienze, opinioni e suggerimenti. Questo ci ha permesso di fare raccomandazioni su come dare potere ai bambini in modo che i ricercatori di medicina rispettino i loro interessi e possano motivare la loro partecipazione a future sperimentazioni cliniche". La conseguenza principale di questo progetto è stata la promozione delle sperimentazioni cliniche per lo sviluppo di medicine innovative per migliorare la salute dei bambini e curare le malattie pediatriche. Una maggiore collaborazione tra diversi partner nel panorama delle sperimentazioni cliniche aiuterà a renderle più efficienti e così incoraggiare più innovazione e sviluppo industriale. In generale il progetto RESPECT ha fatto capire meglio come promuovere in modo efficace la buona pratica delle sperimentazioni cliniche nel campo della pediatria. Ha rivelato anche che le sperimentazioni cliniche erano discusse con maggiore sicurezza quando le famiglie erano più coinvolte e avevano maggior controllo sulla loro partecipazione. Inoltre i casi di studio hanno dimostrato che le persone vogliono essere sicure che la loro partecipazione dia un contributo significativo alla ricerca medica.Per maggiori informazioni, visitare: Accademia Sahlgrenska dell'Università di Göteborg http://www.gu.se/english/ Scheda informativa del progetto RESPECT
Paesi
Svezia