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CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
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Contenuto archiviato il 2023-04-13

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CORDIS getta uno sguardo sul futuro del trasporto su gomma

CORDIS ha preso parte alla terza edizione della conferenza sui Risultati della ricerca relativi al trasporto su gomma nei progetti di Orizzonte 2020 (H2020RTR), organizzata dal Comitato consultivo europeo di ricerca sul trasporto su gomma (European Road Transport Research Advisory Council, ERTRAC) e dall’Iniziativa europea per i veicoli verdi (European Green Vehicles Initiative, EGVI). La conferenza ha fornito l’ambiente ideale per fare il punto sui progressi compiuti dai numerosi progetti relativi al trasporto su gomma finanziati all’interno del programma Orizzonte 2020 e intravedere cosa riserva il futuro in questo campo in continua evoluzione.

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La questione cruciale dell’innovazione del trasporto su gomma è apparsa diverse volte sulle pagine delle pubblicazioni di CORDIS (non da ultimo nel Results Pack di quest’anno dedicato alla guida automatizzata e connessa) e CORDIS mantiene ovviamente la propria attenzione su progetti impegnati in questa tematica, ma la partecipazione alla conferenza H2020RTR si è rivelata un vero piacere, poiché ci ha consentito di incontrare di persona i coordinatori dei progetti e ascoltare le testimonianze dirette sui risultati tangibili raggiunti dai rispettivi progetti sul campo. A volte, si aveva un po’ la sensazione di spalancare una finestra sul futuro del trasporto su gamma, con tematiche scottanti quali «guida automatizzata», «guida a plotoni» e «integrazione dei veicoli verdi», lasciando la sfera della fantasia per giungere a esiti realistici, corredati da risultati misurabili e commerciabilità prevedibile.

Scrutare l’Orizzonte (Europa)

La conferenza ci ha inoltre concesso la possibilità di scrutare l’orizzonte: in questo caso, l’Orizzonte Europa, grazie a una serie discorsi di apertura tenuti dai principali interlocutori della Commissione europea (Jean-François Aguinaga, capo unità presso la DG RDT, e Herald Ruijters, direttore presso la DG MOVE), nonché dal direttore dell’INEA, Dirk Beckers. Tutti hanno offerto spunti ai partecipanti in merito a cosa aspettarsi nella prossima fase di iterazione del programma chiave di finanziamento per la ricerca dell’UE. Non sorprende che l’innovazione del trasporto su gomma figurerà in evidenza tra i temi supportati dall’UE in futuro. Forse, una tematica dominante di questa conferenza è stato fare il punto della situazione, non solo in termini di accettazione della nuova tecnologia di trasporto su gomma nelle nostre vite quotidiane, ma anche quanto i paesi europei abbiano iniziato ad adottarla, come illustrato nell’intervento di Jean-François Aguinaga: «La situazione attuale: decine e decine di veicoli [elettrici] sono ora sulle nostre strade, i produttori automobilistici si preparano a lanciare nuovi modelli di auto elettriche, le previsioni parlano di fino a un milione di veicoli ibridi plug-in con motore elettrico a batteria venduti il prossimo anno all’interno dell’UE, consolidando la posizione del blocco come secondo principale mercato mondiale di auto elettriche».

Includere i cittadini nel processo di innovazione

Partecipando ai diversi seminari organizzati nel corso di tutta la durata dell’evento, è diventato sempre più chiaro come la questione della maturità tecnologica fosse meno centrale all’interno della discussione, con tematiche principali che ora ruotano attorno non solo all’integrazione alla rete energetica, ma anche all’integrazione sociale: ovvero, in che modo le autorità pubbliche possono meglio incorporare i veicoli verdi all’interno della loro infrastruttura urbana e garantire l’accettazione del pubblico, nonché un corretto utilizzo delle soluzioni di trasporto. Al cuore dell’intervento principale tenuto da Biagio Ciuffo del Centro comune di ricerca della Commissione europea è stato posto proprio il far sì che la società e i cittadini adottino l’innovazione del trasporto su gomma: «È impossibile percorrere un nuovo sentiero in cui rivoluzioniamo il trasporto su gomma senza coinvolgere le persone sin dall’inizio», ha sottolineato. «Dobbiamo prestare molta attenzione poiché il trasporto sarà probabilmente il primo settore ad essere automatizzato e, quando si automatizza un settore, bisogna essere molto cauti […] al fine di non mettere a rischio l’equità, la democrazia e altri principi molto sensibili dal punto di vista sociale». Questa interconnessione tra innovazione e assorbimento pubblico delle nuove tecnologie svolgerà senz’altro un ruolo sempre più importante nei progetti futuri e auspichiamo che CORDIS potrà testimoniare come ciò si è affermato nella prossima conferenza H2020RTR!

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