Investimento in edilizia popolare a basso costo ed ecocompatibile
Il miglioramento dell’efficienza energetica nell’edilizia popolare può generare benefici economici, sociali e ambientali. Gli edifici con prestazioni migliori possono aiutare a mitigare i cambiamenti climatici, ridurre le bollette energetiche per le famiglie a basso reddito e contribuire a migliorare la loro salute riducendo le malattie causate dall’umidità e dal clima interno insalubre. Nonostante la necessità di ridurre il consumo di energia nel settore dell’edilizia popolare, esistono diversi ostacoli che incidono sull’adozione di un ampio programma di investimenti di riqualificazione. Questi includono la mancanza di competenza tecnica, gli ostacoli alla dimostrazione dell’efficacia in termini di costi dei progetti di efficienza energetica per le autorità locali e i proprietari, la limitata capacità delle autorità pubbliche di finanziare gli investimenti, la mancanza di competenze legali, l’eccessiva burocrazia e l’incapacità di spiegare adeguatamente i vantaggi di risparmio energetico agli inquilini. Il progetto LEMON, finanziato dall’UE, ha affrontato queste sfide fornendo assistenza tecnica, organizzativa e finanziaria a soggetti pubblici e privati che preparano gare per la riqualificazione energetica. Le unità abitative popolari in questione si trovano nelle province di Reggio Emilia e Parma, nel nord-est dell’Italia.
Investimento accelerato
I partner del progetto hanno tentato di superare tutti gli ostacoli e di sbloccare gli investimenti nell'industria dell’edilizia popolare, concentrandosi sugli aspetti finanziari affrontati dalle società attive in questo settore. «Il programma di investimenti LEMON si è basato su un flusso di cassa positivo, un meccanismo finanziario adattato agli investimenti di riqualificazione a lungo termine e su larga scala, uno strumento di finanziamento a sostegno del programma di investimento e l’obiettivo finale per cui l’efficienza energetica non dovrebbe essere un costo aggiuntivo per famiglie a basso reddito che vivono nelle case popolari», afferma la coordinatrice del progetto, Claudia Carani. L’iniziativa mirava a fornire assistenza tecnica per accelerare gli investimenti nella riqualificazione energetica delle unità abitative popolari. «Ha integrato diverse forme di finanziamento disponibili, compresi prestiti e incentivi regionali e nazionali, e ha applicato contratti legali per gestire i rapporti tra autorità locali, proprietari di edifici, inquilini, ACER (due società di case popolari), ESCO (società di servizi energetici) e istituti finanziari per garantire un ritorno sugli investimenti entro 15 anni dalla riqualificazione», spiega Carani.
Risparmi notevoli
La riqualificazione ha aumentato le opportunità di risparmio energetico, migliorato la qualità dello spazio abitativo e creato valore per tutti gli attori coinvolti nella ristrutturazione energetica degli edifici di edilizia popolare. Tra questi vi erano residenti, tecnici che hanno gestito e mantenuto le elevate prestazioni degli edifici, innovatori e investitori nel settore edilizio. In totale, 626 abitazioni sono state incluse nel programma LEMON: di queste, 149 si trovano nella provincia di Parma e 477 nella provincia di Reggio Emilia. «Il programma di investimenti di quasi 9,5 milioni di euro ridurrà il consumo di energia di 4 039 MWh annui ed eviterà la generazione di 794 tonnellate di emissioni di CO2 all'anno. Sebbene il progetto LEMON si sia concentrato sull’edilizia popolare situata nel nord-est, speriamo di replicare il programma in altre regioni d’Italia», conclude Carani. Il manuale di gestione dell’energia domestica LEMON è disponibile in italiano e in inglese. Altri materiali formativi sono stati inoltre sviluppati per supportare le attività di rafforzamento delle capacità. La divulgazione sui media e la partecipazione dei partner agli eventi e alle iniziative nazionali e comunitarie hanno garantito che il progetto fosse pubblicizzato con successo.
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