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Shakespeare and Indian Cinematic Traditions

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Sulle tracce della storia d’amore tra l’India e Shakespeare

Il fascino interculturale del teatro di William Shakespeare è riflesso nel cinema indiano. Per la prima volta le produzioni di questo Paese sono state raggruppate in una banca dati, come risorsa per i ricercatori.

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Una banca dati esaustiva di oltre 100 film di produzione indiana, che adattano o citano le opere di Shakespeare, è parte di un progetto finanziato dall’UE dedicato alla rappresentazione di Shakespeare nel cinema indiano, con particolare attenzione alle lingue e alle variazioni regionali meno conosciute. La ricerca e la stesura del database sono frutto del lavoro di Rosa García Periago, ora docente di inglese presso l’Università di Murcia, in Spagna, e il progetto ha ricevuto il sostegno di una borsa di ricerca Marie Skłodowska-Curie. Il progetto rintraccia ed elenca i film prodotti negli ultimi 100 anni, che altrimenti sarebbero persi, dimenticati o trascurati dai critici. «Nessuno l’aveva mai fatto prima», spiega il coordinatore e mentore del progetto Mark Thornton Burnett, professore presso la Scuola di arte, inglese e lingue della Queen’s University di Belfast ed esperto della rappresentazione dei lavori di Shakespeare nel mondo. «È una risorsa importante per i ricercatori, perché molte persone in tutto il mondo si stanno occupando di questo argomento». Generalmente si cita esclusivamente il cinema commerciale indiano, noto come «Bollywood» e prodotto in hindi, la lingua parlata nel nord del Paese. Burnett descrive l’iniziativa ShakespeareIndia come un «recupero culturale». «Dagli anni Venti del Novecento ci sono stati oltre 100 adattamenti e appropriazioni in 13 lingue indiane. Alcuni studiosi credono che il cinema indiano abbia prodotto la più grande quantità al mondo di film tratti dalle opere shakespeariane», aggiunge.

Una ricerca sui cinema indiani

Il progetto ha previsto la collaborazione con l’Archivio cinematografico nazionale indiano a Pune, una città dell’India occidentale, ma anche questo archivio è risultato incompleto. Per integrarlo è stato necessario setacciare un gran numero di fonti che menzionassero i film in diverse lingue regionali. «Le risorse disponibili erano frammentarie, alcune incluse nei libri più antichi non erano più accessibili e nessuna era completa. Ciò che rende la rappresentazione indiana di Shakespeare così ricca è proprio il fatto che venga esplorata in molte lingue diverse», osserva Burnett. Il coordinatore afferma che la borsa di ricerca dell’UE ha contribuito a rendere Periago una delle principali ricercatrici del settore in Europa, ha migliorato nettamente il suo profilo di ricerca internazionale e le ha permesso di collaborare al di fuori del mondo accademico con organizzazioni artistiche, cinematografiche e teatrali, nonché con archivi e biblioteche.

Le donne e Shakespeare

Un altro aspetto importante per il «recupero culturale» è stata l’analisi del ruolo delle donne nelle rappresentazioni indiane delle opere di Shakespeare, in qualità di registe e in altri ruoli. Periago ha presieduto, insieme ad altri studiosi, la prima Conferenza internazionale sulle donne e gli Shakespeare indiani, organizzata nel 2019 presso la Queen’s University di Belfast, che ha riunito studiosi, professionisti e artisti creativi in una discussione sul contributo delle donne alla rappresentazione di Shakespeare in India in ambito cinematografico, letterario, teatrale e coreutico. Periago è stata inoltre co-curatrice della mostra «Alla scoperta delle connessioni indiane di Shakespeare», finanziata dal Festival Being Human. La conferenza darà origine a un volume curato a più mani contenente saggi sulle donne e gli Shakespeare indiani, spaziando dalle prime rappresentazioni coloniali fino al teatro sperimentale contemporaneo. «Questo è uno dei fattori che stanno rendendo più noto tale campo di studi», osserva Burnett. In tutto il mondo le opere di Shakespeare ispirano conversazioni e influiscono sulla contemporaneità. «Osserviamo che Shakespeare al giorno d’oggi viene usato per intervenire in discussioni su vari argomenti, come i cambi di regime, o in dispute linguistiche e dibattiti sul territorio», spiega Burnett, riferendosi al film Haider uscito nel 2014, una versione indiana dell’Amleto di Shakespeare ambientata nel Kashmir colpito dalle insurrezioni.

Parole chiave

ShakespeareIndia, William Shakespeare, film, teatro, cultura, India, lingue indiane, donne e Shakespeare

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