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Ricarica wireless più sicura per veicoli elettrici connessi

Un nuovo sistema di rilevamento delle intrusioni aiuterà a proteggere i veicoli elettrici dagli attacchi informatici durante gli spostamenti.

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I veicoli elettrici sono diventati sempre più popolari, ma la rapida crescita del mercato potrebbe essere ostacolata dalla loro limitata autonomia di guida rispetto alle auto a benzina. Per combattere l’ansia dei consumatori riguardo all’autonomia di guida, alcuni ricercatori hanno esplorato il potenziale della ricarica dei veicoli mentre sono in viaggio. La ricarica wireless dinamica (DWC, Dynamic Wireless Charging), un sistema che consente uno scambio di energia tra il veicolo elettrico e la rete elettrica mentre il veicolo è in movimento, può prolungare il tempo di viaggio senza l’uso di batterie di grandi dimensioni o infrastrutture costose. Tuttavia, la DWC può rendere i veicoli elettrici preda di attacchi informatici quali lo spoofing. Alcuni scienziati supportati dal progetto CONCORDIA, finanziato dall’UE, hanno ideato un nuovo sistema in grado di rilevare con precisione gli eventuali attacchi di spoofing nei veicoli elettrici in movimento. Il loro studio è stato pubblicato sulla rivista «Array». In un attacco di spoofing, gli aggressori possono, ad esempio, falsificare la loro reale posizione geografica in modo da far sembrare che il veicolo si trovi in un’altra posizione. «In questo modo un aggressore può trarre vantaggio dai veicoli elettrici concorrenti, poiché la sequenza di ricarica si basa sulle decisioni di navigazione», spiegano gli autori nel documento. «Ogni veicolo elettrico ha una tabella che contiene le posizioni e gli identificatori di nodo di ogni altro veicolo elettrico nelle sue vicinanze. Le informazioni sulla posizione di ogni veicolo vengono estratte dal loro sistema GPS e inviate ai suoi vicini […]. Un aggressore può creare l’illusione di essere presente in una posizione specifica alterando la tabella delle posizioni del sistema GPS o generando e inviando segnali di posizione falsi più forti al suo ricevitore GPS».

Un sistema di rilevamento dello spoofing accurato

Per evitare questo tipo di attacco di spoofing, il team di ricerca ha sviluppato un sistema anti-intrusione (IDS, Intrusion Detection System) basato sull’apprendimento automatico. L’IDS può rilevare attacchi di spoofing con una precisione superiore al 90 % con l’aiuto di una nuova metrica denominata verifica della posizione mediante velocità relativa (PVRS, Position Verification using Relative Speed). La PVRS confronta la distanza tra due nodi comunicanti osservata dai dispositivi intelligenti a bordo del veicolo e la loro distanza stimata utilizzando il valore della velocità relativa. In questo modo si è riusciti ad aumentare la precisione del rilevamento del 6 %, che il coautore dott. Leandros Maglaras della De Montfort University di Leicester descrive come «un miglioramento molto significativo» in un post sul blog pubblicato sul sito web del progetto CONCORDIA. «Un importante contributo della nostra ricerca alla letteratura consiste nel fatto che il nostro IDS utilizza un approccio a più livelli, si basa solo sulla comunicazione passiva V2V [da veicolo a veicolo] e può essere applicato a una serie di veicoli elettrici senza alcun costo aggiuntivo per infrastrutture quali il dispiegamento di unità su strada», aggiunge il dott. Maglaras. Il team sta attualmente costruendo un consorzio con partner accademici e industriali in materia di veicoli elettrici e automazione per testare sul campo i loro nuovi meccanismi DWC e IDS in situazioni reali. Questo lavoro avvicinerà l’Europa alla visione del progetto CONCORDIA (Cyber security cOmpeteNce fOr Research anD Innovation) di una società digitale, un’economia e una democrazia sicure. Per ulteriori informazioni, vedere: sito web del progetto CONCORDIA

Parole chiave

CONCORDIA, veicolo elettrico, spoofing, sistema anti-intrusione, ricarica

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