Una piattaforma innovativa dove lo sport incontra i giochi
Alcuni studi dimostrano che oltre il 70 % dei tifosi non riesce ad assistere alle partite della propria squadra del cuore allo stadio di casa a causa di fattori quali ubicazione o considerazioni economiche. D’altro canto, centinaia di campionati di calcio europei non dispongono di una radiodiffusione adeguata e dell’attenzione necessaria. Il motivo principale risiede nel costo elevato di un’efficiente produzione e radiodiffusione delle partite. Poiché un numero sempre maggiore di tifosi sta passando a dispositivi di visione più convenienti, tra cui telefoni cellulari, tablet e smart TV per gustarsi le partite in diretta, il progetto Ozeye, finanziato dall’UE, scende in campo nel momento giusto per soddisfare tali esigenze. «Il futuro dello sport richiede un pubblico più coinvolto. La pandemia ci ha insegnato che dobbiamo spingere sull’acceleratore per rendere l’esperienza dei tifosi più interattiva e coinvolgente», dichiara Gudjon Gudjonsson, coordinatore del progetto. «La nuova generazione di tifosi si aspetta di potere condividere le proprie esperienze senza confini geografici. Se è possibile aprire lo stadio fisico, si può ampliare la base dei tifosi e conferire maggiore rilevanza allo sport.»
Rendere ludica l’esperienza sportiva sotto tutti gli aspetti
E se la produzione sportiva avesse uno stack tecnologico simile a quello di un videogioco? È stata proprio questa la domanda cardine che ha portato il gruppo di Ozeye ad applicare idee di gioco alla progettazione della piattaforma. La soluzione «OZ Connected Stadium» si basa su un motore per videogiochi e sull’apprendimento automatico solido per analizzare cosa succede durante la partita in tempo reale e si espande in una serie di servizi avvalendosi di grafiche aumentate, avatar e applicazioni. La piattaforma Ozeye dispone di un elevato potenziale di coinvolgimento, offrendo al pubblico diverse possibilità di partecipare al gioco tramite contributi dei commentatori, fornitori di statistiche in tempo reale, programmatori di sottotitoli, montatori video dei momenti salienti e interazioni sulle reti social. Dato che è in grado di riutilizzare e monetizzare contenuti di gioco acquisiti, feed di dati curati, video di formazione, modellizzazione dei dati, nonché video e immagini d’archivio, si rivolge a organi di informazione, siti di scommesse, piattaforme di e-sport, arbitri, allenatori, talent scout e inserzionisti. Tutte queste caratteristiche ne fanno di per sé uno strumento ideale per i campionati privi di servizi.
Lo spettacolo sportivo del prossimo futuro
«La nostra visione prevede una fusione di sport e giochi, un passo alla volta. È probabile che la storia registrerà questa trasformazione come una conseguenza della pandemia di COVID-19; tuttavia, in effetti, l’evoluzione era già iniziata. Il coronavirus ha solo funto da catalizzatore per attuare un cambiamento accelerato», osserva Gudjonsson. Il gruppo sta attendendo con impazienza la diffusione commerciale delle reti 5G in tutta Europa poiché ciò permetterà un’elevata trasmissione di dati, una latenza ridotta, una superiore capacità dei sistemi e un’ingente connettività dei dispositivi. Il gruppo sta inoltre lavorando alla trasformazione della platea di spettatori in emittenti conferendo loro il superpotere di guardare la partita dall’angolatura di ripresa preferita. «Vediamo un mondo futuro in cui la maggior parte degli impianti sportivi e degli stadi saranno riqualificati in veste di “stadi connessi”. Il nostro ruolo come azienda è essere il partner di riferimento principale per concretizzare questa visione», conclude Gudjonsson. «Se lo sport può abbracciare le tecnologie dei videogiochi, in particolare in termini di trasmissione, il mondo così come lo conosciamo è sul punto di cambiare per sempre, per cui non ci resta che dire: palla al centro e giochiamo.»
Parole chiave
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