Skip to main content
European Commission logo print header

Article Category

Article available in the following languages:

Affrontare le sfide della connettività transfrontaliera per i veicoli europei

In vista di un futuro in cui si assisterà al passaggio ininterrotto tra le reti ai confini europei, un progetto sostenuto dall’UE ha appena completato le sue prime dimostrazioni di connettività transfrontaliera presso un banco di prova per il 5G in Lettonia.

Economia digitale icon Economia digitale
Trasporti e Mobilità icon Trasporti e Mobilità
Cambiamento climatico e Ambiente icon Cambiamento climatico e Ambiente

I veicoli connessi e completamente automatizzati sono destinati a rivoluzionare il settore dei trasporti così come lo conosciamo. Grazie alla comunicazione vehicle-to-everything (V2X) abilitata per il 5G, che rende possibile la comunicazione tra i veicoli e con ciò che li circonda, è possibile attenderci un futuro in cui ci saranno strade più sicure e traffico più efficiente. Tuttavia, c’è ancora molto da fare ai valichi di frontiera per cercare di ottenere la copertura di punti in cui la mancanza di connessione compromette la sicurezza e l’efficienza. Per migliorare la continuità delle comunicazioni nei passaggi di rete lungo i molti confini europei, nell’ambito del progetto 5G-ROUTES, sostenuto dall’UE, saranno condotti test V2X in loco su larga scala lungo un importante corridoio 5G transfrontaliero (Via Baltica) che abbraccia tre paesi dell’UE: Estonia, Lettonia e Finlandia. Nel frattempo, il progetto ha appena completato le sue prime dimostrazioni di casi d’uso della comunicazione V2X in un circuito in Lettonia, impiegando una rete mobile 5G che simula le difficoltà legate alla connettività transfrontaliera.

Un banco di prova sicuro

«La difficoltà principale nel collaudo delle innovazioni relative alla rete 5G in un contesto transfrontaliero è trovare un ambiente sicuro che permetta l’esecuzione indisturbata dei test in condizioni realistiche. Pertanto, uno spazio di prova transfrontaliero chiuso e sicuro riduce notevolmente questo ostacolo, favorendo il collaudo su una scala più ampia e accelerando enormemente lo sviluppo di soluzioni transfrontaliere innovative in tutti i settori, tra cui quello della mobilità», osserva Artūrs Lindenbergs, responsabile per l’innovazione della mobilità di LMT, operatore mobile di telecomunicazioni della Lettonia, e partner del progetto 5G-ROUTES in un articolo pubblicato su «Traffic Technology Today». Il circuito scelto come banco di prova 5G del progetto è quello di Bikernieki, a Riga, dove i partner del progetto 5G-ROUTES hanno dimostrato quattro casi d’uso della connettività all’attraversamento dei confini. Il caso d’uso dimostrato dall’Istituto lettone di elettronica e informatica è stata la guida in convoglio dinamica, in cui i veicoli hanno formato un gruppo procedendo insieme e molto vicini tra loro per mezzo dei dati inviati e ricevuti attraverso una rete 5G. La guida in convoglio ha lo scopo di aumentare la capacità delle strade riducendo le distanze tra auto e autocarri, e permettendo ai mezzi di accelerare o frenare in modo simultaneo; questa prova non può essere condotta in sicurezza con i conducenti umani. L’Istituto VEDECOM, un’organizzazione di ricerca e formazione sulla mobilità sostenibile, con sede in Francia, e il politecnico estone di Tallinn hanno presentato due casi d’uso interconnessi: la prevenzione delle collisioni con utenti della strada vulnerabili e la manutenzione connessa. Nella dimostrazione del primo caso d’uso, un veicolo elettrico connesso ha inviato avvisi a un pedone, per avvertirlo di una possibile collisione e, come riferito nell’articolo, per offrirgli «secondi cruciali per allontanarsi dal pericolo.» I partner del progetto 5G-ROUTES sono stati in grado di collaudare la connettività transfrontaliera in quanto il pedone e il veicolo elettrico erano connessi a operatori mobili differenti. La manutenzione connessa prevede l’utilizzo di analisi predittive e dati raccolti dai sensori per attivare la manutenzione a lungo termine e i servizi di riparazione per tutto l’arco di vita del veicolo. Il quarto caso d’uso dimostrato da Brainstorm Multimedia, un partner spagnolo del progetto, ha implicato l’uso di un gioco multiutente in movimento. La dimostrazione ha testato la fruibilità multiutente con i giocatori connessi mediante uno smartphone e un laptop abilitati per il 5G, evidenziando le possibilità offerte da una rete 5G non standalone, il cui utilizzo avviene sulla base di strutture di rete 4G esistenti. Il coordinamento del progetto 5G-ROUTES (5th Generation connected and automated mobility cross-border EU trials) è a cura dell’operatore di TIC Ericsson Estonia. Il progetto, della durata di 4 anni, si concluderà nel mese di agosto 2024. Per maggiori informazioni, consultare: sito web del progetto 5G-ROUTES

Parole chiave

5G-ROUTES, 5G, rete, V2X, connettività transfrontaliera, mobilità, connesso, veicolo elettrico

Articoli correlati