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ICT Infrastructure for Connected and Automated Road Transport

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Una rivoluzionaria integrazione della connettività fa progredire la guida automatizzata

Avendo affrontato importanti lacune nella diffusione di veicoli connessi e automatizzati, il progetto ICT4CART ha dimostrato le possibilità della guida automatizzata in casi d’uso reali.

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I veicoli connessi e automatizzati rappresentano una priorità della CE e della ricerca nell’ambito dei sistemi di trasporto intelligente (STI). Essi dispongono del potenziale per migliorare la sicurezza della strada e l’efficacia dei servizi di emergenza, migliorare il flusso del traffico, ridurre le emissioni e proteggere gli utenti della strada vulnerabili quali pedoni e ciclisti. Al fine di consentire l’automatizzazione dei veicoli stradali è necessario affrontare le sfide delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) correlate alla connettività, alla gestione dei dati, alla sicurezza informatica e alle architetture dell’infrastruttura TIC. Il progetto ICT4CART, finanziato dall’UE, ha riunito 21 partner da 9 paesi dell’UE per affrontare le lacune e consentire la transizione verso livelli di automazione più elevati.

I sistemi di trasporto intelligente cooperativo sono all’orizzonte

I veicoli autonomi sono ancora sperimentali e i veicoli connessi sono tutt’altro che comuni. Tuttavia, è disponibile una grande quantità di fonti di dati a sostegno di una loro diffusione, tra cui piattaforme di monitoraggio del traffico e di gestione dell’infrastruttura stradale, sistemi di navigazione per automobili, cellulari dei conducenti, nonché videocamere e sensori stradali. L’architettura di ICT4CART ha garantito che i veicoli autonomi forniranno un contributo a tutti questi dati ed estrarranno informazioni da essi in modo intelligente, interoperabile e sicuro. Il progetto ha concentrato l’attenzione sull’affidabilità, la disponibilità e la ridondanza delle tecnologie d comunicazione, tra cui il 4G/5G e l’ITS-G5 dell’Istituto delle norme di telecomunicazione (ETSI), una versione modificata dello standard generale di Wi-Fi ottimizzato per una comunicazione sicura e ad hoc tra vari veicoli e tra veicoli e infrastruttura. «L’architettura di rete flessibile e le soluzioni di comunicazione ibrida di ICT4CART si basano sul network slicing, che consente di specializzare e isolare i diversi tipi di applicazioni con diversi requisiti a livello di prestazioni», spiega Angelos Amditis, direttore di I-SENSE Group dell’Istituto di comunicazione e sistemi informatici (ICCS, Institute of Communication and Computer Systems) del Politecnico di Atene, direttore per la ricerca e lo sviluppo dell’ICCS e coordinatore di ICT4CART. I messaggi dei sistemi di trasporto intelligente cooperativo di ICT4CART non sono consapevoli della tecnologia di comunicazione impiagata, il che ne garantisce la flessibilità, agevolando l’inclusione di nuove tecnologie quali il 5G e/o l’edge computing multi-accesso nel mix di comunicazioni ibride. «Queste soluzioni sono sostenute da un ambiente informatico di gestione dei dati interoperabile e basato sul cloud per facilitare uno scambio di dati ininterrotto ed efficiente, consentendo di eseguire un’analisi in tempo reale e tutelare la riservatezza dei dati», aggiunge Amditis. L’ambiente informatico ibrido permette di includere fornitori terzi quali sviluppatori informatici e di applicazioni con l’obiettivo di fornire servizi commerciali innovativi, creando nuove opportunità commerciali all’interno dell’ecosistema.

Casi d’uso reali di guida automatizzata e connessa

Il progetto ha sfruttato quattro casi d’uso in condizioni reali in Austria, Germania, Italia e lungo il confine italo-austriaco. Il team si è concentrato sul modo in cui vengono svolte le comunicazioni tra reti quando un’automobile attraversa un confine nazionale e come garantire che i veicoli continuino a comunicare in presenza di disturbi dei segnali, come nell’intenso traffico urbano o all’interno di gallerie. I ricercatori hanno inoltre indagato sul modo in cui rafforzare la consapevolezza della situazione dei veicoli autonomi in situazioni critiche quali incroci urbani e corsie di immissione autostradali. «Per di più, il progetto ha consentito di adattare in modo dinamico il livello di automazione del veicolo in base alle informazioni dell’infrastruttura per una guida automatizzata (più efficiente) in scenari urbani complessi», aggiunge Amditis.

Avere una marcia in più

Il progetto 5G-IANA e il progetto PoDIUM, recentemente finanziato, si avvalgono in larga misura dei risultati di ICT4CART. Oltre ai risultati sfruttabili dei partner, le tecnologie di ICT4CART presso i siti transfrontalieri e austriaci sono passate dallo sviluppo alla distribuzione e le soluzioni autostradali co-testate con C-Roads Italy resteranno dopo la fine del progetto. Chiaramente, l’evoluzione della mobilità automatizzata e connessa ha compiuto un balzo in avanti grazie alla rivoluzionaria integrazione della connettività di ICT4CART nella guida automatizzata.

Parole chiave

ICT4CART, guida automatizzata, STI, 5G, veicoli autonomi, sistema di trasporto intelligente, automazione, ETSI ITS-G5, network slicing

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