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5G for Connected and Automated Road Mobility in the European UnioN

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Una marcia in più per la guida automatizzata oltre i confini nazionali

L’Europa sta premendo l’acceleratore in direzione della guida autonoma attraverso una dimostrazione completa di servizi transfrontalieri supportati dal 5G e dal mobile edge computing.

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Sebbene per i veicoli senza conducente completamente automatizzati possa essere necessario attendere ancora qualche decennio, gli ambienti a traffico misto in cui circolano veicoli con vari livelli di automazione sono all’orizzonte. Tali scenari promettono un’elevata riduzione dei decessi per incidenti stradali, un abbassamento delle emissioni e una diminuzione della congestione, oltre a un’esperienza di viaggio più gradevole. L’Europa si trova in una posizione di vantaggio rispetto alla gran parte del mondo per quanto concerne la mobilità connessa e automatizzata. L’UE ha istituito il quadro normativo per l’approvazione dei veicoli automatizzati completamente senza conducente nel luglio del 2022, introducendo in tal ambito al contempo l’obbligo di disporre di sistemi avanzati di assistenza alla guida. Neanche a farlo apposta, sempre nello stesso mese l’ambizioso progetto 5G-CARMEN, finanziato dall’UE, ha concluso la propria dimostrazione olistica di sistemi avanzati di assistenza alla guida e di tecnologie di comunicazione transfrontaliera ininterrotta. Le attività hanno avuto luogo nel corridoio abilitato per il 5G costruito dal progetto, comprendente 600 km di strade che collegano tre paesi europei.

L’imprescindibilità del 5G per la mobilità connessa e automatizzata

Nelle attuali reti cellulari europee, le connessioni in roaming da paesi esteri vengono solitamente reindirizzate alla rete nazionale domestica. La maggior lunghezza dei percorsi di comunicazione comporta l’allungamento dei tempi necessari al trasferimento e all’elaborazione delle informazioni critiche per la guida. 5G-CARMEN ha ampliato le reti commerciali 4G esistenti ed esteso il dispiegamento attualmente in corso del 5G allo scopo di fornire una copertura continua della rete 5G tra la Germania e l’Austria e tra l’Austria e l’Italia lungo il corridoio che va da Bologna a Monaco di Baviera. Secondo il responsabile tecnico del progetto, Edwin Fischer dell’azienda Deutsche Telekom: «5G-CARMEN ha messo in atto misure per una rapida riselezione della rete 5G tra le tre reti commerciali 5G attive presso i confini. In tal modo è stato possibile controllare la selezione della rete durante l’attraversamento delle frontiere consentendo di interrompere la connettività per un lasso di tempo di solamente 2-4 secondi, di molto inferiore rispetto alle decine di secondi o persino minuti richiesti negli scenari di roaming convenzionali.»

Un roaming ininterrotto grazie al mobile edge computing

Il progetto ha implementato centri di elaborazione dati regionali basati sul MEC (mobile edge computing, ovvero calcolo mobile al margine della rete) con una rispettiva ripartizione locale/regionale delle connessioni cellulari in tre reti. Ciò ha consentito di realizzare un impegnativo sistema di manovrabilità assistita centralizzata (situazioni all’interno di una corsia, di cambio corsia e di fusione centralizzata di corsie) basato sulla tecnologia cellulare veicolo verso qualsiasi cosa, che mette in collegamento i veicoli tra loro e all’infrastruttura dei trasporti. «5G-CARMEN ha messo in atto e collaudato i propri servizi di mobilità connessa e automatizzata in condizioni di traffico misto. I servizi basati sul MEC erano operativi a livello transfrontaliero in un ambiente di edge cloud orchestrato, il che ha reso possibile un roaming ininterrotto del servizio di mobilità connessa e automatizzata», aggiunge Fischer. «L’orchestrazione dei servizi “da un margine all’altro” ha fornito una continuità della rete 5G per il servizio di mobilità connessa e automatizzata negli ambienti MEC e di rete di diversi operatori di rete mobile», spiega Fischer.

Cambiare corsia e accelerare verso la linea d’arrivo

Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza una ridefinizione delle priorità, avvenuta in seguito alla revisione intermedia del progetto. Originariamente incentrato su casi d’uso di mobilità connessa e automatizzata per la guida ecologica e su servizi di infotainment per i passeggeri posteriori, 5G-CARMEN ha cambiato marcia a metà strada. L’attenzione del progetto è stata rivolta a impegnativi servizi di manovrabilità migliorata, dando avvio al complesso sistema di fusione centralizzata di corsie che è stato successivamente completato e quindi implementato. La collaborazione con i progetti 5GCroCo e 5G MOBIX ha rafforzato la promozione del 5G per la mobilità connessa e automatizzata in occasione di conferenze e congressi di alto profilo, infondendo energia alla comunità scientifica e al pubblico. «5G-CARMEN ha messo in evidenza che il 5G è essenziale per l’attuazione di servizi di mobilità connessa e automatizzata di importanza fondamentale, persino nelle attuali condizioni in cui si combina con elementi di rete 4G. Inoltre, il progetto ha dimostrato che tale risultato è già possibile nelle reti commerciali 5G esistenti e non solo in reti sperimentali su misura, e che nell’Europa di oggi si possono apportare significativi miglioramenti al regime di roaming», conclude Fischer. 5G-CARMEN ci ha mostrato la strada da percorrere verso trasporti intelligenti più sicuri ed ecologici e ha aperto la porta all’implementazione di corridoi 5G per i servizi di mobilità connessa e automatizzata in Europa.

Parole chiave

5G-CARMEN, 5G, roaming, MEC, mobile edge computing, mobilità connessa e automatizzata, sistemi avanzati di assistenza alla guida, transfrontaliero, tecnologia cellulare veicolo verso qualsiasi cosa

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