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A novel smart grid architecture that facilitates high RES penetration through innovative markets towards efficient interaction between advanced electricity grid management and intelligent stakeholders

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Un approccio flessibile alla transizione energetica

Un progetto finanziato dall’UE sta favorendo la transizione verso impianti di energia rinnovabile grazie al superamento degli interessi contrastanti di diverse parti interessate del mercato dell’energia e all’individuazione di punti di equilibrio ottimali.

Ai sensi del Green Deal europeo, l’UE si adopera per ridurre le emissioni di carbonio e diventare il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. Al contempo, in reazione all’invasione non provocata dell’Ucraina da parte delle Russia, l’UE sta inoltre cercando di alleviare la sua dipendenza dall’energia di provenienza straniera. La risposta al conseguimento di entrambi gli obiettivi risiede nelle fonti di energia rinnovabile e nella flessibilità energetica. Ciononostante, compiere il passaggio all’energia rinnovabile richiede molto di più che il collegamento alla rete e la pressione di un interruttore. «L’introduzione di nuovi servizi in grado di sostenere una percentuale elevata di energia rinnovabile ha bisogno che le reti intelligenti future siano capaci di agevolare l’effettiva interazione tra mercati dell’energia e sistemi di gestione della rete», afferma Manos Varvarigos, professore presso il Politecnico nazionale di Atene. Colmare il divario tra funzionamento affidabile della rete, flessibilità energetica ed efficienza del mercato costituisce l’obiettivo principale del progetto FLEXGRID, finanziato dall’UE.

Tutto inizia con la flessibilità energetica

FLEXGRID si concentra interamente sulla flessibilità energetica. «L’idea è semplice e consiste nella creazione di un mercato online dove gli acquirenti della flessibilità acquistano facilmente servizi da fornitori della flessibilità», spiega Varvarigos, che ha coordinato il progetto. Come illustra Varvarigos, la categoria che il progetto definisce FlexBuyers, ossia acquirenti della flessibilità, comprende gestori del sistema di distribuzione che se ne servono per intervenire sui problemi della rete locale. Contempla inoltre gestori dei sistemi di trasmissione, che forniscono servizi ausiliari da risorse flessibili a livello della distribuzione, affiancati da parti responsabili del bilanciamento intente a bilanciare i propri portafogli. Dall’altro lato dell’equazione di FLEXGRID si trovano i FlexSuppliers, fornitori della flessibilità. Questo gruppo riunisce rivenditori di energia che sfruttano la flessibilità delle risorse dei consumatori finali, fornitori di energia rinnovabile che gestiscono unità di stoccaggio e smistamento e società di aggregazione indipendenti titolari di contratti con un portafoglio di prosumatori di energia e veicoli elettrici.

Un mercato online all’insegna della flessibilità

Tra questi due gruppi si colloca la piattaforma di commercio automatizzato di FLEXGRID, un mercato online della flessibilità dove i FlexBuyers possono acquistare facilmente servizi dai FlexSuppliers. Il mercato si compone di diversi strumenti digitali innovativi, ognuno orientato alle esigenze aziendali concrete di un attore energetico specifico. Ad esempio, un gestore del mercato della flessibilità può servirsi del kit di strumenti per l’equilibrio del mercato della flessibilità allo scopo di instaurare l’equilibrio nel mercato della flessibilità locale tenendo conto dei vincoli della rete di distribuzione, mentre i gestori del sistema di distribuzione possono avvalersi dello stesso strumento per individuare le esigenze di flessibilità, evitando così congestioni e problemi di controllo della tensione a livello locale. Il mercato dispone inoltre di kit di strumenti concepiti per FlexSuppliers e aggregatori indipendenti. «Sul versante della domanda i FlexBuyers possono impiegare gli strumenti per formulare in automatico le richieste di flessibilità, mentre sul versante della fornitura i FlexSuppliers possono elaborare automaticamente le offerte di flessibilità», osserva Varvarigos. «I due versanti del mercato possono quindi presentare le proprie offerte alla piattaforma di FLEXGRID, che trova automaticamente l’accoppiamento ideale tra domanda e offerta di flessibilità.»

Incentivare la transizione all’energia rinnovabile

Grazie all’impiego di modelli matematici avanzati e ad algoritmi complessi, il progetto FLEXGRID è riuscito nell’intento di colmare il divario tra funzionamento affidabile della rete ed efficienza del mercato della flessibilità energetica. «Vincendo efficacemente gli interessi contrastanti di varie parti interessate del mercato dell’energia e scovando punti di equilibrio ottimali, FLEXGRID ha promosso la transizione verso l’energia rinnovabile», conclude Varvarigos. «Così facendo, non solo aiuta l’Europa ad alleggerire la sua impronta ambientale, ma contribuisce anche ad abbassare i costi dell’energia per i cittadini europei.» Le soluzioni di FLEXGRID hanno inoltre il potenziale di fornire ai responsabili politici le informazioni scientifiche e tecniche necessarie per prendere decisioni informate sull’energia. Pertanto, i ricercatori si stanno ora concentrando sul collaudo delle soluzioni del progetto basandosi su dimostratori pilota in diversi Stati membri dell’UE.

Parole chiave

FLEXGRID, transizione energetica, energia, mercato dell’energia, energia rinnovabile, Green Deal europeo, reti intelligenti, gestori dei sistemi di distribuzione

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