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Innovative tools for rational control of the most difficult-to-manage pests (super pests) and the diseases they transmit

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Metodi migliori per evitare che i parassiti danneggino le nostre colture

Una nuova serie di strumenti e strategie può aiutare gli agricoltori ad affrontare i parassiti più diffusi in modo meno costoso e ricorrendo ai pesticidi in misura molto inferiore.

Alimenti e Risorse naturali icon Alimenti e Risorse naturali

Afidi, mosche bianche, tripidi e acari sono davvero un incubo per gli agricoltori europei: questi artropodi, infatti, possono danneggiare oltre 200 tra le principali colture esistenti e sono inoltre in grado di trasmettere virus. «Tali invertebrati sono i parassiti più diffusi in natura, per cui sono già stati presi di mira dalla maggior parte dei pesticidi. Ciò, tuttavia, ha consentito loro di sviluppare resistenza, rendendone il controllo estremamente difficile », spiega John Vontas, docente di farmacologia presso l’Università agraria di Atene, in Grecia. Il progetto SuperPests, finanziato dall’UE e coordinato dallo stesso Vontas, ha sviluppato negli ultimi quattro anni e mezzo una serie di nuovi prodotti, concetti e strumenti che ha successivamente integrato negli approcci esistenti grazie all’impiego di modelli matematici basati su dati. Il risultato è quello di un sistema più efficace e sostenibile per la difesa fitosanitaria integrata.

Meno pesticidi e costi inferiori

«Combinando soluzioni di nuova concezione con altre già esistenti, stiamo riuscendo a ottenere un controllo molto più efficiente negli esperimenti sul campo. Questo metodo di difesa fitosanitaria integrata consente di dimezzare i costi e di ridurre dell’80 % i residui di pesticidi in confronto al controllo tradizionale realizzato mediante sostanze chimiche. Si tratta di un miglioramento piuttosto sostanziale», afferma Vontas. Ciò potrebbe inoltre aiutare gli agricoltori a raggiungere uno degli obiettivi fissati nell’ambito del Green Deal europeo, ovvero il dimezzamento dell’impiego di pesticidi entro il 2030. Il gruppo di ricerca ha individuato numerosi nuovi marcatori di resistenza nei parassiti, che ha quindi impiegato insieme a marcatori preesistenti puntando allo sviluppo di strumenti diagnostici utilizzabili al fine di determinare il pesticida più efficace per ciascun tipo di infestazione.

Soluzioni per semplificare i test sugli insetticidi

I ricercatori hanno sviluppato alcune soluzioni basate sulla tecnologia per facilitare le operazioni di screening e test di nuovi insetticidi e biopesticidi, tra cui un insettario virtuale, una raccolta di oltre 30 linee transgeniche di moscerini della frutta e una libreria di 21 enzimi SuperPest P450. «Si tratta di enzimi utilizzabili per verificare la stabilità metabolica di nuovi composti. Abbiamo quindi concepito semplici saggi biochimici che consentono di effettuare il test in modo facile e veloce», osserva Vontas. I test sui pesticidi hanno dimostrato che alcuni di essi, impiegati in modo autonomo o soprattutto all’interno di una miscela, dispongono di ottime potenzialità per fungere da metodo di controllo dei parassiti con una maggiore ecocompatibilità. La comprensione degli effettori dei parassiti, ovvero i meccanismi di resistenza che le piante possono sviluppare contro di essi, nonché l’approfondimento delle modalità per potenziarli, sono stati altri ambiti oggetto di studio. «Abbiamo scoperto dei fattori molecolari determinanti per questi fenotipi, che ci auguriamo di sfruttare allo scopo di sviluppare in futuro una maggiore resistenza nelle piante di pomodoro», dichiara Vontas.

Incoraggiare i predatori

Il gruppo di ricerca ha inoltre lavorato al miglioramento della fitness di insetti benefici che, alimentandosi dei parassiti, fungono da agenti di controllo biologico. Le piante resistenti di solito sono in grado di respingere non solo i parassiti, ma potenzialmente anche gli insetti benefici. «Abbiamo cercato di incrementare la resistenza delle piante di pomodoro ai super parassiti senza ridurne la capacità di attrarre i predatori benefici», aggiunge Vontas. «Siamo riusciti a creare ceppi di predatori caratterizzati da una fitness notevolmente migliorata sulle piante resistenti.» I risultati sono applicabili anche ad altri vegetali. I partner del progetto stanno sfruttando le conoscenze acquisite nel quadro del progetto SuperPests in nuove iniziative, tra cui CypTox, che si prefigge di sviluppare insetticidi selettivi a basso rischio in grado di garantire efficacia contro acari e insetti. Al tempo stesso, MicroBioPest intende sviluppare biopesticidi microbici che siano sicuri per l’ambiente, ma anche efficaci contro i parassiti agricoli e i vettori delle malattie umane.

Parole chiave

SuperPests, parassiti, colture, afidi, mosche bianche, tripidi, acari, strumenti diagnostici, pesticidi, insetticidi, biopesticidi, pianta, resistenza, controllo biologico, difesa fitosanitaria integrata

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