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Future E.U. Needs in Materials Research Reactors

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Il futuro dei reattori di ricerca in Europa

Un'analisi completa delle attuali condizioni dei reattori di ricerca in Europa ha dato luogo alla richiesta di un'immediata costruzione di almeno un nuovo reattore.

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La produzione di elettricità a partire dall'energia nucleare offre evidenti vantaggi per l'ambiente, in particolare la riduzione delle emissioni di gas-serra. Per garantire tali benefici ambientali, nonché la sicurezza operativa delle centrali, occorre un'adeguata manutenzione delle necessarie infrastrutture di supporto. I reattori MTR (Material Test Reactors) o reattori di ricerca, sono un'importante componente di tale infrastruttura. Questi reattori vengono utilizzati strettamente a scopo di ricerca, ad esempio per la sperimentazione di nuovi carburanti, nonché di nuove procedure relative alla gestione di incidenti gravi (SAM, Severe accident management), alla gestione della vita degli impianti (PLIM, Plant life management), all'estensione della loro vita utile (PLEX, Plant life extension) e così via. In Europa esistono numerosi reattori MTR, ma la maggior parte di essi è prossima al termine della vita media prevista (40-50 anni). In alcune regioni, inoltre, il rinnovamento delle licenze operative può essere oggetto di pressioni politiche e ambientali. Uno studio condotto nell'ambito del progetto FEUNMARR, sponsorizzato da Euratom, ha messo in luce una situazione preoccupante. Se l'Europa vuole continuare a beneficiare dei vantaggi offerti dal nucleare per la produzione di elettricità deve accettare la responsabilità di garantire un continuo accesso ai reattori MTR. Queste strutture sono necessarie non solo per supportare gli attuali reattori, ma anche quelli delle generazioni future (III, III+ e IV). Il consorzio FEUNMARR ha fortemente raccomandato di procedere, nel prossimo decennio, alla rapida progettazione e costruzione di almeno un nuovo reattore MTR. La necessità di nuovi reattori di ricerca è determinata dal fatto che le attuali strutture verranno chiuse nell'arco dei prossimi 10-20 anni. Un'impresa di questo tipo comporterà sicuramente costi elevati, ma l'Europa trarrà notevoli vantaggi. Innanzitutto, potrà mantenere la propria posizione di primo piano nel settore dell'energia nucleare a livello mondiale; inoltre, l'attività svolta presso il reattore MTR servirà ad orientare la futura politica nucleare, sia all'interno degli Stati membri, sia a livello mondiale. Infine, il potenziamento delle attività di ricerca contribuirà a ridurre l'impatto dei costi associati alla costruzione di un nuovo reattore MTR. Negli ultimi anni la medicina nucleare ha compiuto rapidi progressi: questo ed altri settori impiegano flussi di neutroni ad alta energia, che possono essere forniti dai reattori MTR.

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