Verso un sistema di preavviso di pericolo per i vulcani
L'Etna in Italia e vari altri vulcani in Europa sono in attività e rappresentano una minaccia per la popolazione locale. La sfida per gli scienziati è comprendere i segnali generati dai vulcani e prevedere quando accadrà la prossima eruzione. Uno dei segnali precursori di eruzione tra i più comuni è l'aumento di frequenza e di scala dei terremoti. Esperti della Universitat de Barcelona hanno applicato tecniche di modellizzazione statistica avanzata per analizzare i dati sismici dei vulcani nel quadro del progetto intitolato MULTIMO. I sismogrammi devono essere attentamente interpretati, dal momento che il mezzo attraverso cui viaggiano i segnali può non essere fisso, in quanto nel frattempo il magma sgorga dal vulcano. Per ridurre al minimo l'eventualità di previsioni errate, è stato implementato un modello non lineare che usa l'analisi spettrale. Poiché il preavviso e l'evacuazione, se necessaria, sono della massima importanza, gli scienziati spagnoli hanno studiato un modo per analizzare le serie cronologiche quasi in tempo reale. L'Universitat de Barcelona ha testato il nuovo sistema in stazioni reali di monitoraggio sismico nel mondo. Inoltre i dati sismici raccolti nelle località di monitoraggio vulcanico sono stati elaborati offline per validare ulteriormente gli algoritmi del sistema. Tra le altre funzionalità, l'individuazione tempestiva dei guasti e l'analisi spettrale simultanea per componenti multipli. In combinazione con altri strumenti, il nuovo sistema può contribuire a migliorare i sistemi di preavviso e ridurre al minimo i pericoli dei vulcani.