Valutazione pluridisciplinare del rischio sismico
Istanbul è stata abitata per migliaia d'anni, ed è stata via via la capitale dell'impero romano d'oriente, dell'impero bizantino e di quello ottomano. Oggi è una moderna città di oltre dodici milioni d'abitanti. È stata devastata da vari terremoti, l'ultimo dei quali nel 1999, poiché si trova in una regione sismica. Vi sono dunque considerevoli preoccupazioni per le possibili conseguenze di un sisma di grande magnitudo. L'università di Bergen ha esaminato nuovi metodi di valutazione del rischio sismico nel corso del progetto RELIEF, che ha studiato in dettaglio i terremoti del 1999. I lavori si sono concentrati sull'integrazione dei feedback di varie discipline. Si è scoperto che i metodi deterministici sortivano risultati migliori di quelli probabilistici. Più specificamente, i modelli di movimento del suolo, completi di rottura complessa della faglia a diversi livelli di durezza, sono stati usati in combinazione con le funzioni di vulnerabilità, che esprimono la relazione tra forzatura sismica e danno agli edifici. La ricerca si è conclusa con la generazione di mappe di danni agli edifici per Istanbul in caso di forte terremoto con epicentro nell'adiacente Mar di Marmara. Queste mappe, e le tecniche pluridisciplinari di valutazione del rischio sismico, saranno utili ai funzionari turchi e a quelli delle altre regioni situate in zona sismica.