Raffreddare le auto senza riscaldare il pianeta
Da quando l'UE ha vietato i refrigeranti inefficienti dell'aria condizionata (AC) delle auto, è emersa la necessità di creare nuove soluzioni che rispettino l'ambiente e riducano i gas serra. Il progetto B-Cool ("Low cost and high efficiency CO2 mobile air conditioning system for lower segment cars"), finanziato dall'UE, ha studiato come sviluppare aria condizionata utilizzando CO2, conosciuta anche come refrigerante R-744. L'idea era di sostituire altri refrigeranti come R-134a, che possono essere dannosi per l'ambiente ed esacerbare i gas serra, con la CO2. Il progetto è iniziato con la valutazione delle prestazioni, dei consumi annuali e dell'impatto ambientale dei sistemi vecchi e nuovi, e affrontando questioni legate alla sicurezza. Ha poi lavorato a prototipi di nuovi sistemi di aria condizionata per due modelli di auto specifici. Sono state anche elaborate rigorose procedure di prova per misurare l'efficienza a temperature diverse. Il team di progetto ha individuato il tipo di compressore necessario, collaudando sia compressori 28 cc che compressori 15 cc più piccoli, in condizioni ambientali diverse. Sono giunti alla conclusione che i compressori più piccoli sarebbero più efficiente per l'aria condizionata prevista. Benché nel breve periodo i costi del passaggio a R-744 o CO2 saranno superiori alla tecnologia attuale con R-134a, essi dovrebbero tuttavia scendere con l'aumentare della produzione. Occorre un maggiore impegno per garantire l'affidabilità del sistema e ridurre i costi della nuova e promettente tecnologia. In definitiva rappresenta un nuovo paradigma per la produzione di sistemi di aria condizionata destinati alle auto di piccola e media grandezza.