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Genetic control of the pathogenesis of diseases based on iron accumulation

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La genetica svela i disturbi associati al ferro

Comprendere i meccanismi alla base di varie patologie associate al ferro è importante per sviluppare terapie appropriate. Un consorzio europeo ha studiato il metabolismo del ferro e i geni che causano i disordini da sovraccarico di ferro.

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L'accumulo di ferro è causato da anomalie genetiche nelle proteine coinvolte nel metabolismo del ferro, e porta ai disordini detti sovraccarico genetico di ferro (GIO - Genetic Iron Overload) e anemia da malattia cronica (ACD). Il metabolismo del ferro è controllato dall'ormone epatico epcidina, che inibisce il trasporto del ferro legandosi al canale del ferro ferroportina, presente negli enterociti intestinali e nelle cellule reticolo-endoteliali (macrofagi). In condizione di omeostasi, l'inibizione della ferroportina blocca il trasporto al di fuori di queste cellule, impedendo la perdita di ferro. Per chiarire i meccanismi dietro ai disordini del ferro, l'UE ha finanziato il progetto Euroiron1 ("Genetic control of the pathogenesis of diseases based on iron accumulation"). Più specificamente, i partner del progetto erano interessati ai fattori genetici coinvolti nell'espressione di geni chiave del metabolismo del ferro associati all'accumulo patologico di ferro. Hanno studiato le malattie sistemiche da sovraccarico di ferro quali l'emocromatosi HFE, una delle più frequenti malattie ereditarie recessive in Europa, e l'ACD, la seconda più comune forma di anemia al mondo, collegata all'accumulo di ferro nei macrofagi. Utilizzando modelli animali e sistemi di colture in vitro, gli scienziati hanno studiato i geni coinvolti nel controllo della regolazione sistemica del ferro al fine di identificare i geni regolati dalla epcidina e i geni (SMAD4, BMP6, HFE) responsabili della modulazione di epcidina. Hanno inoltre scoperto che varie condizioni responsabili dello stress del reticolo endoplasmatico possono influire sui livelli di epcidina, e quindi sull'accumulo di ferro. Insieme, questi risultati hanno illustrato l'importanza dei livelli di epcidina nei pazienti con disordini del metabolismo del ferro. Un altro importante risultato del progetto si è avuto tramite studi genetici in pazienti con emocromatosi HFE, che hanno rivelato associazioni tra i polimorfismi genetici e la gravità della malattia. Gli scienziati hanno inoltre identificato una nuova forma di sovraccarico di ferro secondario che corrispondeva all'aceruloplasminemia acquisita. In generale, il progetto Euroiron1 ha esaminato minutamente i meccanismi genetici e molecolari responsabili dello sviluppo di una non corretta distribuzione del ferro nel corpo e della variabilità fenotipica del fenomeno. Si ritiene che l'identificazione dei parametri che intervengono nel metabolismo del ferro possa portare allo sviluppo di marker diagnostici innovativi e a nuovi potenziali obiettivi terapeutici.

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