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TeV Gamma-Rays and Radio Signals: Making the Connection

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Comprendere le origini e l'evoluzione della Via Lattea

La combinazione di analisi dei dati cosmici ottenuti a differenti lunghezze d'onda ha portato alcuni ricercatori finanziati dalla UE a importanti rivelazioni sulla natura magnetica del centro della Via Lattea, con implicazioni riguardanti l'origine e l'evoluzione di quest'ultima.

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La Via Lattea, di cui anche noi facciamo parte, è una galassia a spirale che assomiglia alla girandola di un bambino. Essa è composta di tre parti che possono essere meglio immaginate se ruotate orizzontalmente, operazione che fa somigliare la galassia a un disco volante stereoscopico circondato da un alone di stelle dense. La parte a disco volante è il Centro Galattico, la protuberanza del nucleo, insieme al Disco Galattico che contiene la maggior parte delle stelle, compreso il Sole. L'alone è una distribuzione all'incirca sferica che contiene le più vecchie stelle della galassia. La dimostrazione di come l'analisi combinata dei dati ottenuti a lunghezze d'onda molto differenti e con modalità strumentali molto differenti possa rivelare importanti informazioni non disponibili con l'analisi delle serie di dati individuali da sole era il motore che spingeva il progetto, TEVGRRS:MTC ("TeV gamma-rays and radio signals: Making the connection") finanziato dall'UE. Gli scienziati hanno utilizzato l'analisi combinata di dati ottenuti dai più recenti rivelatori di astroparticelle (rivelatori di raggi gamma e neutrini) e dai radiointerferometri per effettuare previsioni sulla struttura del campo magnetico e l'ampiezza del Centro Galattico della nostra galassia, allo scopo di guidare importanti futuri esperimenti. Le analisi hanno dimostrato che il campo magnetico nel Centro Galattico è estremamente forte, almeno 10 volte più forte di quello nel Disco Galattico. Inoltre, gli scienziati hanno dimostrato che dal Centro Galattico spira un forte vento risultante dalla formazione delle stelle che ha ivi avuto luogo in tempi che si avvicinano all'età della galassia stessa. Fatto ancora più importante, i ricercatori del progetto TEVGRRS:MTC suggeriscono che tale attività di formazione stellare abbia prodotto le "bolle di Fermi" recentemente osservate dal telescopio Fermi a raggi gamma. Le bolle di Fermi sono due enormi bolle che emettono raggi gamma e che si estendono a nord e sud del Centro Galattico. Il collegamento tra un fenomeno osservabile (le bolle di Fermi) e le sue origini nell'attività del Centro Galattico durante la vita della Via Lattea suggeriscono l'idea che le bolle di Fermi possano fungere come misure di fatto dell'origine ed evoluzione della nostra Galassia. I risultati sono stati pubblicati su molte riviste estremamente stimate, compresa Nature, e hanno non solo dimostrato l'importanza tecnica delle analisi a lunghezze d'onda combinate, ma hanno anche fornito un'importante direzione di ricerca per i rivelatori di neutrini allo stato dell'arte ANTARES, dato che le bolle di Fermi sono una promettente sorgente di neutrini.

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