L'importanza degli acidi grassi più lunghi nell'obesità
L'assunzione di eccessive calorie provoca un aumento del rifornimento lipidico al corpo come assunzione di grasso tramite il cibo o come aumento della sintesi degli acidi grassi. Ci sono due tipi di tessuti adiposi nei mammiferi: il tessuto adiposo marrone (BAT) e il tessuto adiposo bianco (WAT). Il BAT è particolarmente abbondante nei neonati e negli animali che vanno in letargo, e genera calore negli animali (termogenesi), che non hanno la capacità di rabbrividire. Gli acidi grassi possono essere accumulati, esportati in altri tessuti, ossidati per rilasciare nuovamente energia o metabolizzati per formare nuovi tessuti. Un problema fondamentale che finora ha attratto poca ricerca è l'azione di bilanciamento tra l'ossidazione e l'accumulo. Un possibile meccanismo di controllo è quello della lunghezza degli acidi grassi, e il progetto Elovl6 Thermogenesis ("Elongase 6 and thermogenesis"), finanziato dall'UE, ha studiato il ruolo di un enzima chiave in questo processo, un'elongasi 6 acido grasso chiamata Elovl6. I topi non rabbrividiscono come reazione alle ridotte temperature ambientali, e rappresentavano così un modello ideale da sottoporre a questa sperimentazione. Studiando le curve della crescita di cuccioli di topo wild-type rispetto ai knock-out Elovl6, privati del gene, i ricercatori del progetto hanno scoperto che sebbene essi avessero lo stesso peso alla nascita, i cuccioli knock-out erano più piccoli fino alla terza settimana. Dopodiché, sorprendentemente, si verificava una crescita "di rincorsa", fino a che entrambi i gruppi erano uguali alla sesta settimana. Per studiare i possibili meccanismi coinvolti, gli scienziati hanno esaminato l'espressione genica per il metabolismo lipidico nei BAT e nei WAT nei topi knock-out in fase post-svezzamento. Hanno trovato livelli aumentati di elongasi alternative, che potrebbero rappresentare il tentativo di compensare la mancanza di Elovl6. Gli scienziati del progetto hanno suggerito che l'interruzione della lunghezza della catena degli acidi grassi potrebbe alterare l'equilibrio energetico e provocare il ridotto aumento di peso. Ciò potrebbe essere particolarmente vero nei tessuti con alti tassi metabolici e una dipendenza dai lipidi come carburante, come avviene nei BAT. Il cambio di fonte di carburante al momento dello svezzamento potrebbe essere responsabile della ripresa e, inoltre, l'aumento di peso è mediato dall'attivazione di elongasi di compensazione. Il progetto ha ottenuto un'affascinante conoscenza del ruolo del metabolismo degli acidi grassi nella crescita e nello sviluppo. Questa base cognitiva potrebbe essere applicata all'identificazione di errori ereditari del metabolismo. Anche il ruolo giocato dall'elongazione degli acidi grassi nello sviluppo dell'obesità potrebbe essere chiarito.