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Extracellular Proteases and the Cances Degradome: Innovative Diagnostic Markers, Therapeutic Targets and Tumour Imaging Agents

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Proteasi e cancro

L'invasione cellulare attraverso le membrane e il tessuto connettivo implica le azioni di diverse proteasi extracellulari. Una rete europea interdisciplinare ha studiato a fondo il potenziale dell'utilizzo di proteasi per sviluppare nuovi interventi terapeutici contro il cancro.

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Gli enzimi proteolitici hanno la capacità di digerire altre proteine e macromolecole, influenzando così la degradazione della matrice e l'invasione delle cellule tumorali tramite le cascate proteolitiche, con ruoli distinti nell'invasione, migrazione e angiogenesi tumorali. Le prove raccolte hanno ora mostrato che le proteasi sono anche coinvolte nei meccanismi regolatori che determinano l'ambiente extracellulare e il modo in cui le cellule rispondono ai proprio ambienti. Tramite questo meccanismo esse possono controllare la crescita delle cellule del cancro, la formazione di nuovi vasi sanguigni e anche la capacità del sistema immunitario di rilevare il cancro. Collettivamente, i geni proteasi e i loro inibitori naturali sono conosciuti come "degradome". Il progetto Cancerdegradome, finanziato dall'UE, ha studiato il "degradome" per definire nuovi bersagli molecolari per la progettazione di farmaci. Tra gli obiettivi del progetto vi era ottenere una conoscenza completa dei ruoli patofisiologici delle proteasi e relative molecole, e utilizzare queste informazioni al fine dello sviluppo di tecnologie per delineare profili molecolari e biomarker dello stato della malattia. Uno dei principali risultati del progetto è stato l'identificazione dell'intero repertorio di geni proteasi negli umani e in altri animali. Il confronto tra specie ha indicato che determinati geni proteasi erano altamente conservati, mentre altri si erano evoluti attraverso l'adattamento delle specie a nuove condizioni ambientali e di stress. Sebbene la precisa interazione dei geni proteasi rimanga ancora da chiarire, il progetto Cancerdegradome ha rivelato la complessità dei recettori, degli inibitori e dei substrati extracellulari delle proteasi. Studi di associazione e sequenziamento estesi a tutto il genoma hanno identificato numerosi disturbi le cui origini risalgono a geni "degradome" difettivi. Ci si aspetta che la creazione di specifici modelli animali knock out sveli il ruolo di questi geni nelle malattie genetiche.

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