L'esposizione prenatale alle tossine mostra i suoi legami con la salute infantile
Il team di ricerca di Newgeneris ha concentrato la sua attenzione in particolare sull'identificazione dei biomarcatori, per riuscire a indicare l'esposizione ai prodotti chimici tossici o i loro effetti. I biomarcatori sono stati misurati nel sangue delle madri, nel liquido seminale e nel sangue di alcuni padri e nel sangue del cordone ombelicale dei neonati. In totale, lo studio ha interessato 250.000 coppie madre-figlio, inclusi i campioni provenienti da uno studio separato sulla leucemia. Newgeneris si presenta pertanto come il più ampio studio di questo tipo mai condotto fino al momento della sua realizzazione. Gli scienziati di Newgeneris hanno stabilito quali erano le sostanze chimiche immunotossiche e genotossiche più pericolose per la salute e per la sicurezza alimentare, redigendo un elenco che includeva prodotti che in passato avevano già sollevato allarmi in relazione alle patologie umane. Oltre all'esposizione fetale, materna e paterna, i ricercatori hanno studiato la perfusione transplacentare, per raccogliere informazioni sull'esposizione fetale ai prodotti chimici nell'utero. Basandosi sull'espressione genetica linfocitica e sulla proteomica, hanno esaminato e determinato i percorsi genetici che predispongono gli individui al cancro e alle malattie immunitarie infantili. La genomica e gli studi sulla riparazione del DNA hanno valutato le differenze tra individui nella risposta alle sostanze chimiche. Il deterioramento dei campioni può talvolta costituire un problema, perciò i ricercatori hanno fatto in modo che le condizioni di conservazione e trasporto fossero gestite con grande cautela, per essere certi che il test dei marcatori fosse affidabile. A questo scopo, hanno creato e convalidato i protocolli per la manipolazione dei campioni: i globuli bianchi, ad esempio, dovevano essere isolati, congelati e conservati in condizioni definite con grande precisione. Una pianificazione altrettanto attenta è stata utilizzata anche per il campionamento e la gestione e analisi dei dati, raccogliendo i campioni ematici dei bambini in gruppi di grandi dimensioni, rese possibile dal numero enorme di campioni a disposizione. Sono inoltre stati elaborati protocolli di ricerca per il campionamento, la conservazione e l'immagazzinamento dei dati. I risultati indicano che gli effetti dell'esposizione alle tossine durano oltre l'esposizione sia per gli adulti sia per i bambini. I dati ottenuti sia in relazione allo sviluppo uterino sia allo sperma paterno potranno determinare importanti ripercussioni dal punto di vista etico e della salute pubblica. I dati del progetto Newgeneris rappresentano una piattaforma ricca di dati, disponibile per approfondire lo studio sulle sostanze chimiche tossiche reperibili nell'ambiente.