Rilevamento rapido ed economico di alghe tossiche
Le alghe che producono tossine nelle acque costiere arrecano seri danni fisici ai pesci, ai crostacei e ai rispettivi habitat, provocando altresì infezioni dermatologiche a coloro che nuotano nelle acque infette e intossicazioni alimentari a coloro che ingeriscono il pesce infetto. Le conseguenze economiche e in termini di salute pubblica di queste fioriture algali pericolose sono in aumento a causa della maggiore proliferazione dovuta all'attività umana. Inoltre, gli effetti tossici potrebbero essere causati persino da quantità estremamente ridotte. Le attuali metodologie di rilevamento si rivelano problematiche, in quanto non utilizzano strumenti vantaggiosi in termini di tempi e di costi per l'uso di tecniche molecolari finalizzate alla distinzione tra le varietà tossiche e le varietà non tossiche spesso simili dal punto di vista strutturale. I ricercatori coinvolti nel progetto ALGADEC ("Development of an rRNA-biosensor for the detection of toxic algae") hanno creato un dispositivo portatile in grado di combinare metodi molecolari ed elettrochimici al fine dell'analisi in loco della concentrazione di alghe tossiche. Il dispositivo si basa su un sensore rRNA (acido ribonucleico ribosomiale) elettrochimico in grado di produrre una corrente elettrica proporzionale alla quantità di rRNA specifica delle alghe tossiche. Ciò fa sì che l'unità portatile sia vantaggiosa in termini di costi, produca risultati immediati e sia di facile utilizzo per vari attori, tra cui piscicoltori, agenzie di monitoraggio della qualità dell'acqua ed enti turistici. Si prevede che la commercializzazione del dispositivo ALGADEC avrà un impatto importante sul settore dei frutti di mare, del turismo e della salute pubblica europei. Inoltre, l'adattamento della metodologia per il rilevamento di altri agenti patogeni potrebbe avere un'influenza di ampio spettro su numerosi altri settori dell'economia.