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MEDiterranean Sea Acidification in a changing climate

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Le conseguenze dei cambiamenti del pH nel Mediterraneo

L’acidificazione degli oceani causata dagli aumenti dei livelli di anidride carbonica atmosferica e dalle associate diminuzioni dei livelli del pH nell’acqua di mare avrà un vasto impatto sugli ecosistemi marini. Benché questo processo – insieme alle attività umane – minacci il benessere del mare Mediterraneo, non è stato studiato in dettaglio ed è troppo complesso per essere risolto adeguatamente tramite modelli climatici e biogeochimici degli oceani su scala globale.

Cambiamento climatico e Ambiente icon Cambiamento climatico e Ambiente

Il progetto MEDSEA (Mediterranean Sea acidification in a changing climate) è stato creato per colmare la lacuna di conoscenze. L’iniziativa ha esaminato gli impatti dell’acidificazione su questa regione unica e densamente popolata. L’obiettivo era quello di prevedere i cambiamenti chimici, climatici, biologici e socioeconomici dovuti all’aumento del CO2 atmosferico e i conseguenti cambiamenti chimici del carbonato nell’acqua marina. I ricercatori si sono concentrati sugli impatti combinati dell’acidificazione e del riscaldamento del Mediterraneo - entrambi legati all’aumento dei gas serra - sugli organismi che sono unici o endemici del mare Mediterraneo, contributori importanti per la creazione di habitat e/o la funzione ecologica, o sulle specie di interesse economico nella regione. Le vulnerabilità regionali alterano la capacità dei sistemi costieri e marini di fornire servizi ecosistemici e quindi colpiscono le attività economiche e il benessere umano. Le proiezioni sono state basate su nuove osservazioni delle condizioni chimiche e su nuovi dati osservazionali e sperimentali relativi alle risposte di questi organismi ed ecosistemi chiave al mutevole ambiente marino. Queste informazioni sono state immesse in modelli oceanici fisico-chimici che sono stati potenziati in modo da spiegare le caratteristiche su piccola scala del Mediterraneo. I dato ottenuti sono stati usati per fornire i migliori consigli scientifici ai responsabili delle politiche che sviluppano le strategie regionali di adattamento e mitigazione. La protezione ambientale marina e le nuove conoscenze sugli ecosistemi marini rappresentano ora una parte fondamentale del più recente programma quadro di ricerca dell’UE, Orizzonte 2020. Il progetto MEDSEA ha istituito un Gruppo di riferimento per gli utenti del Mediterraneo, che è stato fondamentale per la divulgazione delle informazioni sull’acidificazione. Inoltre, uno dei principali obbiettivi del progetto era quello di coinvolgere la società nel suo insieme nella lotta contro l’acidificazione degli oceani. Per raggiungere questo risultato, il team si è concentrato su maggiore consapevolezza, attività ed eventi sociali, e sulla divulgazione di dati chiave su argomenti delicati dal punto di vista sociale ed economico. I settori maggiormente colpiti comprendono la pesca, l’acquacoltura e il turismo. Di conseguenza, produttori e raccoglitori di prodotti ittici, autorità locali e sommozzatori sportivi hanno risposto a dei questionari e partecipato a lavori sul campo sviluppati dai partner del progetto. Le conoscenze ottenute attraverso il lavoro di MEDSEA sono importanti sia a livello regionale che globale. Esse supporteranno le trattative per norme più rigide e una risposta adeguata alle sfide del cambiamento climatico e del riscaldamento, rendendo la questione una massima priorità per tutti i livelli di governo.

Parole chiave

Mediterraneo, acidificazione, livelli pH, ecosistemi marini, clima, riscaldamento

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