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Cancer Genomics of the Kidney

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Un fattore di rischio sconosciuto del carcinoma a cellule renali

Il carcinoma a cellule renali (RCC) rappresenta l’80 % delle neoplasie renali o del rene, ovvero la decima forma di cancro più frequente in Europa. Un progetto finanziato dall’UE ha scoperto modifiche genetiche ed epigenetiche nel RCC, mediante la costruzione della più grande raccolta in assoluto di campioni di RCC ben caratterizzati.

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Al momento, ogni anno si registrano nel mondo 300 000 nuove diagnosi di carcinoma renale. Il RCC è un cancro delle cellule chiare nel parenchima renale, molto resistente alla terapia. Attualmente esiste solo la possibilità di resezione del tumore. L’iniziativa CAGEKID (Cancer genomics of the kidney) intendeva caratterizzare le modifiche genetiche ed epigenetiche nel RCC a cellule chiare RCC (ccRCC). La comprensione delle conseguenti modifiche proteomiche a valle condurrà, in definitiva, all’identificazione di nuovi marcatori biologici. CAGEKID ha completato le raccolte di campioni, ha provveduto a valutazioni genomiche integrate di ccRCC e forme di cancro renale non convenzionali (non a cellule chiare) e ha condotto studi di follow-up genomici e proteomici. Il progetto ha costituito la più grande raccolta in assoluto di campioni di RCC ben caratterizzati, ricavati dall’Europa orientale, centrale e occidentale. Nello studio, sono stati inclusi in totale 1 837 campioni, compresi sottotipi istologici convenzionali e non convenzionali. Tali dati hanno consentito di approfondire le conoscenze sull’eziologia della malattia, con applicazioni per la diagnosi e il trattamento. Ora sono disponibili le risorse cliniche e biologiche raccolte, che consentono di rispondere a future domande questioni di tipo scientifico e di salute pubblica. Il progetto ha scoperto una segnatura mutazionale specifica in un’ampia proporzione di pazienti affetti da ccRCC dell’Europa centrale. I tumori analizzati presentavano un numero elevatissimo di mutazioni, con una predominanza di transversioni di A:T>T:A. Questo schema è congruente con l’esposizione all’acido aristolochico (AA), un fattore di rischio precedentemente sconosciuto per il cancro comune. È stato già dimostrato che l’esposizione all’AA conduce a nefropatia AA, caratterizzata da nefropatia cronica. Tale fenomeno si verifica in alcune zone balcaniche, a causa della contaminazione del grano con semi di Aristolochia clematitis. Anche i fibroblasti murini in coltura esposti ad AA hanno mostrato uno schema globale di mutazioni A:T>T:A, con un contesto di sequenza specifica e distorsioni di ceppo simili. Dai risultati emerge la probabile cancerogenità dell’AA nella tumorigenesi del ccRCC, nonché la possibilità che gli effetti dell’esposizione ad AA sia più ampia di quando ritenuto in precedenza. Questa conclusione ha rilevanti implicazioni per la salute pubblica, da perseguire oltre il progetto.

Parole chiave

Carcinoma a cellule renali, cancro, rene, cellule chiare, genomica, acido aristolochico

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