Puntare ai rifiuti nucleari con un fascio di protoni
Il vecchio continente deve ricercare metodi sostenibili di gestione dei rifiuti radioattivi di alto livello e a lunga durata. La trasmutazione o la conversione di questi materiali in elementi meno tossici e di minore durata contribuirebbe al ridimensionamento del problema. Questi trattamenti sono destinati a ridurre la quantità e il carico di riscaldamento dei materiali di scarto tossici. Trattandosi di sostanze radioattive, è necessario impedire la penetrazione i questi materiali in depositi geologici profondi e limitarne la durata della vita in modo da renderla gestibile. La trasmutazione richiede un acceleratore di protoni a elevata potenza. Un nuovo reattore flessibile di ricerca a spettro veloce, progettato per essere operativo entro il 2023 a Mol (in Belgio), rappresenta il reattore ibrido di ricerca multiscopo per applicazioni altamente tecnologiche (MYRRHA). Per dimostrare la praticabilità del concetto di reattore, l'UE ha finanziato il progetto MAX ("MYRRHA accelerator experiment, research and development programme"), che sarà incentrato su sviluppi ed esperimenti sulle sezioni di prova dell'acceleratore finalizzati all'aumento della fiducia nel raggiungimento degli obiettivi prefissati. Oltre a queste attività, gli scienziati condurranno studi e simulazioni dedicati su questioni di natura generale relative alla progettazione e all'affidabilità dell'acceleratore. A metà del suo percorso, l'iniziativa MAX procede secondo le previsioni. Il progetto ha condotto ad alcuni risultati iniziali in termini di esperimenti e di simulazioni finalizzati allo sviluppo di una nuova progettazione preliminare dell'acceleratore MYRRHA, che verrà utilizzato come risorsa per il lavoro di ottimizzazione della seconda metà del progetto. La dimostrazione del concetto di sistema guidato da acceleratori (ADS) nell'ambito dell'iniziativa MYRRHA consentirà alla Comunità europea dell'energia atomica (EURATOM) di valutare la percorribilità dell'approccio basato sulla trasmutazione. Gli scienziati prevedono che il progetto MAX avrà un impatto importante su tutte le iniziative future ed emergenti incentrate sui fasci di protoni a elevata potenza. Per rimanere al passo con la tecnologia dei reattori nucleari e con i prossimi sviluppi in materia, l'UE deve disporre degli strumenti e delle infrastrutture di ricerca necessari. L'iniziativa MYRRHA, pietra miliare dello Spazio europeo della ricerca (SER) sui reattori sperimentali, sta spingendo sempre più l'Europa verso il raggiungimento di questo traguardo.