La disgregazione dei detriti vulcanici: l'effetto sul clima globale
Subito dopo un'eruzione la cenere e la lava vulcaniche subiscono una disgregazione a opera degli agenti atmosferici molto più rapida. Ciò causa una modifica della loro composizione chimica, portando spesso all'eventuale rilascio nell'oceano degli elementi dissolti. Si ritiene che questo processo induca l'oceano ad assorbire CO2 dall'atmosfera, raffreddando così il pianeta. Il progetto VOLCANIC WEATHERING, finanziato dall'UE, cercava di quantificare la disgregazione più rapida di due tipi di roccia vulcanica di recente eruzione. La combinazione di esperimenti in laboratorio con dati rilevati tramite osservazioni sul campo dovrebbe permettere la creazione di modelli degli effetti sul clima globale della disgregazione dei sedimenti vulcanici. Inizialmente, per gli esperimenti in laboratorio, lo studio era limitato a siti e campioni islandesi. Successivamente è stato ampliato per includere sedimenti fluviali da tutto il mondo. I ricercatori hanno esaminato il comportamento degli elementi chimici dai depositi vulcanici fino al loro arrivo alle acque delle coste e degli estuari. Si è scoperto che la dissoluzione di materiale particolato al momento dell'arrivo nelle acque marine è una componente fondamentale dei cicli globali di elementi quali carbonio e ossigeno. Le attività umane come la costruzione di dighe, la deforestazione e le pratiche che causano erosione hanno ridotto gli effetti della disgregazione dei sedimenti vulcanici sulla chimica dell'acqua marina. Ciò ha portato a una quantificazione non corretta della rimozione di CO2 dall'atmosfera da parte delle attività biologiche e dovute agli agenti atmosferici. Questi errori potrebbero avere conseguenze negative in aree quali il monitoraggio del clima, la gestione degli ecosistemi, le riserve ittiche, l'uso del territorio, la gestione dei fiumi e la dispersione dell'inquinamento.