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Contenuto archiviato il 2024-05-30

A study of TGF-beta effects on breast cancer stem cells

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Prevenire la metastasi del cancro mammario

Le cellule staminali tumorali (CSC) presentano caratteristiche particolari, come la capacità di autorinnovarsi, differenziarsi e sviluppare una resistenza agli agenti antitumorali. Lo sviluppo di terapie specifiche mirate a CSC specifiche promettono di migliorare la sopravvivenza.

L'eterogenicità è una caratteristica del cancro e sembra essere una conseguenza dei meccanismi alla base dello sviluppo dei tumori. L'idea attuale è che il cancro progredisce partendo da una cellula unica, secondo un processo di evoluzione darwiniana, oppure da una cellula con capacità di autorinnovamento o differenziazione (una CSC). Quest'ultimo tipo di cellula sta alla cima della gerarchia delle cellule tumorali. Prove recenti suggeriscono che entrambi i tipi di cellule possano coesistere in certi tumori. Le CSC sono state trovate in vari tipi di tumori solidi, quali quelli del seno, del colon e del cervello. Il pathway di segnalazione cellulare TGF-beta è un fattore chiave nella biologia dei mammiferi, e la sua deregolazione può causare lo sviluppo di tumori. La rilevanza clinica del TGF-beta nello sviluppo del cancro è ora evidente, ma la sua complessa natura richiede una migliore comprensione del pathway. Il progetto TGF-BETA AND BCSCS ("A study of TGF-beta effects on breast cancer stem cells") ha studiato il ruolo del TGF-beta nella regolazione delle CSC mammarie (BCSC) umane. Il cancro mammario è altamente eterogeneo e può essere suddiviso in vari sottipi, con prognosi, risposta alla terapia e tassi di sopravvivenza diversi. È stato avanzato che tale eterogeneità deriva da diversi sottotipi di tumori mammari che hanno origine in cellule all'interno di compartimenti cellulari distinti nella ghiandola mammaria chiamate cellule staminali normali, progenitrici e differenziate. Prove indicano che un sottotipo raro e particolarmente aggressivo di cancro mammario, noto come sottotipo a bassa claudina, ha origine nel compartimento delle cellule staminali normali della giandola mammaria. Per scoprire il ruolo del pathway TGF-beta nelle BCSC i ricercatori hanno utilizzato una gamma di linee cellulari che rappresentano l'eterogeneità molecolare dei tumori mammari umani. Hanno scoperto che il TGF-beta promuove l'attività BCSC soltanto nel sottotipo di cellule a bassi livelli di claudina. L'effetto di TGF-beta in queste cellule è ottenuto tramite i suoi specifici fattori di trascrizione, Smads, che controllano la regolazione di geni specifici (marcatori) coinvolti nella regolazione delle cellule staminali. Gli effetti di TGF-beta sono anche stati osservati in cellule epiteliali mammarie umane normali. In sintesi, nelle cellule neoplastiche con proprietà simili alle staminali, il TGF-beta segue circuiti che normalmente sono presenti in maniera controllata al loro interno, per favorire la progressione del tumore Tuttavia, le cellule neoplastiche di origine diversa rispondono in maniera opposta all'attivazione del TGF-beta. Questa caratteristica sottolinea la necessità di individuare tali due tipi di cancro prima di avviare la terapia con trattamento anti-TGF-beta. Questi dati spianano la strada allo sviluppo di possibili strategie terapeutiche per questo particolare sottotipo di cancro mammario aggressivo, intervenendo sia sulla diffusione delle cellule tumorali che sull'auto-rinnovamento delle CSC.

Parole chiave

Cancro mammario, cellule staminali cancerose, TGF-beta, segnalazione cellulare

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