L'origine cellulare del carcinoma mammario
Il progetto BREAST CANCER ORIGIN ("Analysis of the cellular origin of breast cancer"), finanziato dall'UE, ha lavorato per identificare come il carcinoma mammario si origini nelle cellule. I ricercatori hanno utilizzato la tecnica del knockout genico (delezione di geni chiave) in determinate popolazioni di cellule. Per i loro studi, gli scienziati hanno utilizzato modelli murini transgenici con recettore della tossina difterica inducibile (iDTR) e una cassetta di slittamento con un tratto di ripetizioni del nucleotide, con lo scopo di ricreare condizioni di tumorigenesi del carcinoma mammario umano. Tuttavia, occorre lavorare ancora per ottimizzare la cassetta di slittamento per gli studi oncologici. I componenti del progetto sono riusciti a eseguire la delezione di geni che rappresentano specifiche popolazioni di cellule. Inoltre, sono stati anche identificati geni che possono influire sulla struttura e la composizione cellulare del tessuto mammario. La caratterizzazione dei geni ha portato a identificare un gene denominato Roma (regolatore di alveologenesi mammaria), che regola la differenziazione di cellule nell'ascendenza di produzione del latte. Per studiare la funzione del gene Roma nello sviluppo delle ghiandole mammarie, i ricercatori hanno generato un modello murino privo di tale gene. Una nuova scoperta consiste nella possibilità che Roma regoli anche la risposta ai danni del DNA e l'eventualità che abbia un'attività tumorisoppressiva. Stat3 è un fattore di trascrizione che si attiva in oltre il 50% dei casi di carcinoma mammario e linee cellulari tumorali. Gli studi hanno rivelato che per le cellule staminali mammarie è necessario che Stat3 mantenga la sua capacità di differenziare in diversi tipi di tessuto mammario. Ne emerge la possibilità che Stat3 svolga un ruolo rilevante nell'attivazione delle cellule staminali del carcinoma mammario. Le attività del progetto hanno identificato nuovi fattori che potrebbero svolgere un ruolo fondamentale nella tumorigenesi mammaria. Tale conclusione ha importanti conseguenze quando si procede a sviluppare terapie innovative e personalizzate per le pazienti affette da carcinoma mammario.