Skip to main content
Vai all'homepage della Commissione europea (si apre in una nuova finestra)
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS
Contenuto archiviato il 2024-06-18
Combating Poverty in Europe: Re-organising Active Inclusion through Participatory and Integrated Modes of Multilevel Governance

Article Category

Article available in the following languages:

Migliori riforme politiche a favore di poveri e disoccupati

Per offrire una migliore assistenza ai poveri e ai disoccupati in Europa, la ricerca dimostra che è necessario un ulteriore coordinamento orizzontale e verticale da parte dell’amministrazione pubblica.

Gli stati sociali dell’UE prevedono politiche e disposizioni, chiamate misure per l’inclusione attiva, per aiutare i poveri e i disoccupati. Queste comprendono disposizioni sul reddito, politiche per il mercato del lavoro e accesso a servizi di qualità. Per essere efficaci, le misure di inclusione attiva richiedono un coordinamento tra le politiche sociali e di occupazione. Il progetto COPE (Combating poverty in Europe: Re-organising active inclusion through participatory and integrated modes of multilevel governance), finanziato dall’UE, ha analizzato le politiche di inclusione sociale messe in atto per proteggere i disoccupati di lungo termine, i genitori single e i lavoratori poveri in cinque paesi europei. In particolare, COPE ha studiato i provvedimenti di inclusione attiva in Germania, Italia, Polonia, Svezia e Regno Unito. I risultati rivelano gravi lacune nella progettazione e implementazione delle misure di inclusione attiva in tutti i paesi. I ricercatori hanno scoperto che, sebbene i regimi di reddito minimo per i lavoratori siano migliorati in tutti i paesi, alcuni paesi attuano tali programmi meglio di altri. Per esempio, la Germania e il Regno Unito regolano il reddito minimo a livello nazionale, mentre l’Italia, la Polonia e la Svezia lo fanno a livello locale. COPE ha riscontrato che la normativa a livello nazionale in Germania e nel Regno Unito garantisce una protezione sufficiente per tutti i poveri. La localizzazione della normativa sociale in Italia, Polonia e Svezia però può portare a una maggiore variabilità nella fornitura di benefici e servizi. Sebbene i regimi per il reddito minimo siano migliorati in questi paesi, COPE ha osservato che la maggior parte delle riforme riguarda i disoccupati a lungo termine e i genitori single senza lavoro. I lavoratori poveri, compresi i genitori singoli lavoratori ma a basso reddito, sono generalmente trascurati o dimenticati. COPE ha suggerito che questi sistemi dovrebbero essere riformati adattando i diritti di reddito minimo e migliorando l’accesso ai servizi sociali e di occupazione e la loro distribuzione. In una nota positiva, uno sguardo ai provvedimenti di inclusione sociale in cinque città post-industriali mostra che conoscere i problemi porta a un coordinamento efficace tra le parti coinvolte. Il progetto ha osservato che la crisi economica dell’Europa ha avuto un impatto negativo sui tassi di occupazione e povertà e ha reso visibili le incapacità di alcuni paesi di mitigare i problemi. Le riforme politiche e un miglior coordinamento sociale assicurerà che l’aiuto raggiunga le porzioni più bisognose della popolazione e nel modo più rapido ed efficiente possibile.

Scopri altri articoli nello stesso settore di applicazione

Il mio fascicolo 0 0