SÌ all’esercizio fisico = NO al diabete
La disfunzione o la distruzione di cellule beta che producono insulina nel pancreas rappresentano la causa principale del diabete. Dalle ricerche si evince che un moderato esercizio fisico regolare potrebbe prevenire la comparsa o il peggioramento del diabete, una condizione medica autoimmune. Il progetto IMMEEDIA (Immunomodulatory effects of exercise in type 1 diabetes) è stato avviato per compiere lo studio completo dei benefici dell’attività fisica per ridurre i sintomi o prevenire il T1DM. I ricercatori hanno svolto uno studio multi-approccio su larga scala, per identificare fattori genetici ed epigenetici di predisposizione al diabete, oltre ai biomarcatori idonei. Le cellule beta sono presenti nelle isole di Langerhans nel pancreas. Nei pazienti affetti da T1DM, la tossicità delle cellule beta è stata associata a stress ossidativo e infiammazione a seguito di disfunzione del sistema immunitario. Pertanto, sono stati effettuati test su pazienti precedentemente sottoposti a trapianto di isole. I risultati hanno rivelato che un programma di esercizio fisico personalizzato riduceva notevolmente la perdita di funzione delle cellule beta, attraverso una maggiore sensibilità insulinica che si traduce in livelli inferiori di zucchero nel sangue. In aggiunta, è stata osservata una migliore regolazione immunitaria. Sono stati effettuati studi su topi diabetici non obesi, per misurare gli effetti di un esercizio fisico di moderata intensità sul sistema immunitario e sulla funzione delle cellule beta. I risultati erano estremamente promettenti, poiché dimostrano livelli maggiori di capacità metabolica e modulazione immunitaria. Gli esiti del progetto hanno fornito una base comprovata per adottare l’esercizio fisico come mezzo per lenire o prevenire il diabete. I risultati dimostrano che l’esercizio fisico è fondamentale per la prevenzione, cura e trattamento di tutti i tipi di disturbi metabolici. Oltre a trattarsi di un mezzo economico e fisiologico, il rischio di esagerare con l’esercizio fisico è minimo. Dimostrati effetti protettivi dell’esercizio fisico sulla modulazione immunitario potrebbero servire anche nel trattamento di altre malattie autoimmuni come il lupus e l’artrite reumatoide. Oltre a identificare le popolazioni a rischio di sviluppare malattie croniche come il diabete, le conclusioni dello studio potrebbero essere usate per individuare interventi che riducono il conseguente carico socioeconomico.
Parole chiave
Esercizio fisico, diabete, autoimmune, cellule beta, trapianto di isole
