L'evoluzione della tubercolosi
La tubercolosi continua ad essere una delle principali cause di mortalità in tutto il mondo ed è responsabile di circa due milioni di decessi ogni anno. Nonostante un'intensa attività di ricerca, l'unico modo per ridurre il rischio di contrarre questa patologia è il vaccino BCG, che però conferisce una protezione limitata nel tempo. Il M. tuberculosis è geneticamente diversificato e i vari ceppi batterici sono associati a varie manifestazioni cliniche ed epidemiologiche della malattia. Riuscire a comprendere i fattori determinanti dell'evoluzione batterica e della diversità genomica potrebbe presentare implicazioni importanti per lo studio dei futuri interventi terapeutici. Il progetto MTB VARIATION, finanziato dall'UE, ha lavorato per studiare l'evoluzione dell'M. tuberculosis e le sue caratteristiche. In questo contesto, gli scienziati hanno sequenziato il genoma di quasi 260 diversi isolati batterici genetici raccolti in varie parti del mondo. L'analisi genomica comparativa ha permesso di individuare più di trentamila polimorfismi a singolo nucleotide di possibile interesse terapeutico. Le analisi evoluzionistiche dei diversi ceppi batterici hanno rivelato una perfetta correlazione tra migrazione e dinamiche della popolazione umana e di quella batterica. Il successo della popolazione umana nel periodo del Neolitico, inoltre, sembra supportare il successo della diffusione della tubercolosi e la sua dominazione a livello globale. Un aspetto interessante individuato dai ricercatori è il fatto che l'M. tuberculosis è riuscito a sopravvivere in piccoli gruppi di cacciatori-raccoglitori grazie alla prevalenza dei ceppi meno virulenti. È stato probabilmente quando i numeri degli organismi ospiti non costituivano più un limite che hanno invece preso il sopravvento i ceppi più aggressivi. Di conseguenza, l'identificazione dei determinanti genetici di questa transizione potrebbe fornire la risposta alla sconfitta della tubercolosi. I risultati del progetto hanno fornito informazioni senza precedenti sulla diversità genomica e sull'evoluzione dell'M. tuberculosis. Gli studi futuri sulla pressione ambientale selettiva e non selettiva potranno aiutare a chiarire ulteriormente le caratteristiche di virulenza e l'epidemiologia di questo pericoloso patogeno.