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Integrated Thermal Energy Reduction, Recovery & Re-use in Autoclave based Composites Processing

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Riciclato il calore disperso dall’autoclave

Ingegneri finanziati dall’UE hanno sviluppato un sistema, primo nel suo genere, per recuperare e riutilizzare l’energia proveniente dalle autoclavi industriali. Questa soluzione tecnica per il risparmio di energia promette delle prestazioni migliori e significative riduzioni dei costi, oltre a benefici ambientali.

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Nell’industria manifatturiera la solidificazione con autoclave a vapore ad alta temperatura e alta pressione viene applicata per migliorare la robustezza dei materiali compositi. Poiché si impiega una grande quantità di vapore, dopo ogni ciclo di solidificazione un eccesso di calore viene semplicemente rilasciato nell’ambiente. Dei ricercatori finanziati dall’UE hanno proposto di riciclare il calore disperso dall’autoclave per risparmiare combustibile e ridurre i costi di funzionamento. Nell’ambito del progetto ENRSYS (Integrated thermal energy reduction, recovery & re-use in autoclave based composites processing), essi hanno sviluppato un sistema prototipo per immagazzinare e poi fornire nuovamente il calore in eccesso al sistema. Inizialmente i ricercatori hanno identificato le principali fonti di energia termica recuperabile. Queste includevano il calore rilasciato mentre si raffredda l’acqua dell’autoclave e l’energia cinetica proveniente dal rilascio della pressione dell’aria. Tuttavia, il recupero di calore dal contenitore principale potrebbe essere notevolmente più elevato in confronto all’energia recuperabile dall’aria compressa. Essi hanno anche prodotto un grande insieme di conoscenze relative a efficienza del recupero del calore, limiti del sistema e funzionamento dei sistemi di solidificazione dei materiali compositi. Questo lavoro faceva parte della ricerca portata a termine per migliorare la progettazione del prototipo in modo da poterlo integrare in un ambiente operativo nel mondo reale. Le stime di ENRSYS indicano che l’efficienza del recupero del calore potrebbe raggiungere il 77 %, un dato che si dovrebbe tradurre in riduzioni massime dei costi pari a 70 000 euro. Anche se le cifre effettive dipenderanno dal peso del carico all’interno delle autoclavi, il recupero dell’investimento sul riciclo del calore disperso, oltre ai benefici ambientali, dovrebbe essere significativo.

Parole chiave

Calore disperso, autoclave, fabbricazione, materiali compositi, ENRSYS, energia termica

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