Nanocarboni unici per la medicina
I nanocarboni sono materiali a base di carbonio sottoposti a manipolazione a livello atomico e molecolare (inferiore a un miliardesimo di metro), per conferire loro proprietà eccezionali. Tali materiali hanno applicazioni di vario tipo, dalle scienze biomediche alla robotica. Il progetto ENSOR (Evolving nanocarbon strategies in (bio-) organic remits), finanziato dall’UE, ha sviluppato nuovi nanocarboni finalizzati (oltre ad altri impieghi) allo sviluppo di biosensori, alla selezione di batteri, alla riparazione del DNA e alla rigenerazione di cellule nervose. Gli scienziati hanno modificato la struttura, la geometria e le proprietà chimiche dei nanocarboni, per produrre una varietà di materiali specializzati, tra cui strutture in nanoscala con forme fibrose, globulari o spiralate, nonché nanofilm ultrasottili. Riveste particolare importanza che ENSOR abbia sviluppato modalità per produrre grafene monostrato e multistrato, una forma alveolare in 2D in scala atomica di atomi di carbonio. Il grafene è circa 100 volte più forte dell’acciaio, conduce con efficienza il calore e l’elettricità ed è quasi trasparente. Queste straordinarie proprietà attribuiscono al grafene un enorme valore nelle applicazioni ottiche, termiche, meccaniche e biologiche. ENSOR ha anche sviluppato un derivato del grafene denominato ossido di grafene, utilizzabile per riparare i tessuti umani, somministrare farmaci alle cellule e rilevare composti chimici. Per verificarne la sicurezza, gli scienziati hanno analizzato come le particelle di ossido di grafene interagiscono con le membrane cellulare dei mammiferi e in che misura siano tossiche o stabili nelle cellule viventi. Attraverso una collaborazione che ha impegnato scienziati dell’UE, giapponesi e russi, ENSOR ha prodotto nuovi nanocarboni per uso accademico e industriale.
Parole chiave
Nanocarboni, biomedico, nanoscala, grafene, ossido di grafene
