Affondare i denti nei cambiamenti climatici
I modelli del clima futuro della Terra si basano molto su ricostruzioni precise dei climi precedenti per confermare le previsioni fatte. Particolarmente importanti sono le previsioni delle temperature marine superficiali del passato, poiché esse sono un fattore critico del sistema climatico della Terra. Le composizioni di diversi isotopi dell’ossigeno nei minerali prodotti dagli organismi marini e conservati nei fossili possono essere usate come valori per ricostruire le condizioni climatiche del passato. Una di queste testimonianze dell’acqua di mare antica sono i denti degli squali, che contengono segnali geochimici (come isotopi dell’ossigeno) intrappolati nel fosfato apatite. Uno dei principali vantaggi del fosfato apatite è che cambia molto rapidamente nelle prime reazioni enzimatiche. Cambia invece molto lentamente nei sistemi inorganici in tempi geologici conservando il rapporto dell’ossigeno isotopico del momento della formazione. I fossili di denti di squalo sono adatti alla ricostruzione degli ambienti antichi a causa della loro relativa abbondanza e della stabilità geochimica dei loro tessuti. I dati raccolti nei denti fossilizzati si possono poi confrontare con i denti degli squali moderni. Il progetto VISE (“Vertebrate isotopes and the environment”), finanziato dall’UE, ha testato l’affidabilità dell’uso delle apatiti nei denti di squalo fossilizzati come modello. Questo è stato fatto confrontandoli con le analisi di denti decidui di squali viventi tenuti in acquari marini in condizioni controllate di temperatura e composizione dell’acqua. I dati del progetto VISE saranno un importante test riguardo l’uso e i limiti dell’uso di apatiti di vertebrati per ricostruire il clima del passato.