Gestione del DNA nelle longeve formiche regina
Il modello dei radicali liberi, o specie reattive dell’ossigeno (ROS), attribuisce una delle ragioni dell’invecchiamento ad agenti antiossidanti dannosi. Ma precedenti studi sull’insetto sociale Lasius niger (formica nera dei giardini) hanno mostrato che le operaie hanno una più alta espressione dei geni di rimozione dei ROS rispetto alle regine, che pure vivono più a lungo. Il progetto ANTAGING (“The role of somatic mutation in the lifespan difference of queen and worker ants”) ha studiato il danno genico e la sua riparazione come ragione per l’invecchiamento e la ritardata senescenza. Utilizzando individui di età uguale i ricercatori hanno osservato formiche di 1 anno e formiche di 1 giorno analizzando la portata del danno o delle mutazioni a livello macromolecolare. Per studiare l’espressione dei geni per la riparazione del DNA, i ricercatori hanno usato formiche di 1 giorno e di 2 mesi. Una versione perfezionata della tecnica Western blot per individuare le proteine danneggiate e uno studio sul livello di rotture fisiche nel DNA hanno mostrato poca evidenza dell’aumentato accumulo di danno rilevabile nel corso di un anno nelle operaie rispetto alle regine. Ma le regine di 2 mesi esprimono più geni di riparazione del DNA nel tessuto delle gambe rispetto alle operaie di 2 mesi. Cosa interessante sembra che ciò non avvenga nel tessuto cerebrale Studi futuri sui tempi della preservazione genetica e dei tessuti nelle regine e nelle operai dovrebbero chiarire i meccanismi alla base dei risultati di ANTAGING. In generale lo studio ha approfondito la comprensione delle cause della senescenza e delle strategie molecolari che possono prolungare la durata della vita.