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New Science enabled with the Expanded Very Large Array

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Vedere oltre il visibile

Il desiderio di ottenere più luce per rivelare oggetti sempre più indistinti e distanti non ha limiti. Alcuni radioastronomi finanziati dall’UE hanno effettuate ricerche nel cosmo per giungere a nuove scoperte scientifiche sulle lunghezze d’onda lunghe di onde radio, attraverso il più grande dei radiotelescopi.

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Poiché le onde radio hanno dimensioni davvero notevoli (circa 100 000 volte più lunghe delle onde luminose visibili), per poterle acquisire gli astronomi hanno bisogno di telescopi giganteschi. È impossibile costruire un unico telescopio sufficientemente grande per raccoglierle; pertanto si è proceduto a costruire delle serie di telescopi. Il Very Large Array (VLA) del New Mexico (negli Stati Uniti) è una serie di questo tipo di radiotelescopi che lavorano in sinergia come fossero uno solo. Grazie alle osservazioni con il VLA, gli astronomi impegnati nel progetto NEWEVLA (“New science enabled with the Expanded Very Large Array”), finanziato dall’UE, si proponevano di conseguire maggiori nozioni sui detriti derivanti da esplosioni di supernovae. Le esplosioni di una supernova, che segnano la morte violenta di una stella, rilasciano fenomenali quantità di energia e rigettano elementi pesanti nello spazio interstellare. Alcune esplosioni di supernovae possono essere viste con telescopi ottici per la metà dell’Universo, ma quando sono in tale oscurità, è possibile che vadano persi i dettagli della loro evoluzione. Sfruttando l’alta risoluzione del VLA, gli astronomi NEWEVLA sono riusciti a seguire le radioemissioni della supernova 2011dh nei primi 100 giorni. La sua esplosione nella famosa galassia a spirale M51 è stata scoperta a maggio 2011. Nell’onda d’urto rapidamente espansiva della supernova, gli elettroni energetici hanno prodotto emissioni di sincrotrone. Tenendo conto del riassorbimento delle radiazioni di sincrotrone da parte degli stessi elettroni, gli astronomi NEWEVLA hanno creato modelli delle radioemissioni in modo da stimare la media della velocità di espansione. Le predizioni dei modelli hanno rivelato, oltre ai residui in espansione, la presenza di una stella centrale compatta rimasta dietro. Le osservazioni al VLA hanno consentito anche agli astronomi NEWEVLA di vedere dettagliatamente galassie vicine alla nostra Via Lattea. In particolare, da quasi un secolo si ricerca il movimento corretto di Andromeda, ma il VLA è riuscito a offrire misurazioni talmente precise che sono stati catturati piccoli movimenti trasversali. Gli esiti serviranno per sondare teorie sul modo con cui le galassie sono attratte dalla loro reciproca gravità. Una serie di documenti contenenti le nuove scoperte scientifiche del massimo campo di telescopi esistenti che osserva le aree vicine alla nostra galassia è stata pubblicata in giornali a valutazione paritaria. Oltre a progressi rilevantissimi per la nostra comprensione sul modo con cui si evolve il Gruppo locale di galassie, NEWEVLA ha consegnato agli astronomi strumenti unici per svelare i segreti del cosmo.

Parole chiave

Cosmo, onde radio, radiotelescopio, luce visibile, Very Large Array

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