L’IIMCB si guadagna galloni nella ricerca sul danio rerio
Il progetto FISHMED(si apre in una nuova finestra) (Fishing for medicines and their targets using zebrafish models of human diseases) è stato gemellato con altri sei laboratori. Gli elementi chiave di tale cooperazione consistevano in un programma di scambi comprendente l’apprendimento di protocolli, lezioni accademiche, richieste congiunte di sovvenzioni e la condivisione di modelli di danio rerio. La Zebrafish Core Facility (ZCF - struttura di base sul danio rerio) dell’IIMCB si dedica all’allevamento e alla ricerca; ospita esemplari di danio rerio di tipo selvatico e geneticamente modificato. L’impianto ad accesso limitato può accogliere 27 000 esemplari di pesci adulti, con margini di ampliamento; attualmente detiene 940 linee di pesci in 9 470 vasche. Dal 2013, la ZCF è registrata presso il ZFIN (Zebrafish Model Organism Database), il principale database internazionale sul danio rerio. La ZCF è iscritta all’European Society for Fish Models in Biology and Medicine (EuFishBioMed), una rete europea che si occupa di favorire lo scambio di informazioni, tecniche, materiali e competenze all’interno della comunità che si occupa di ittica, ma anche oltre. La struttura ha anche acquistato e ammodernato le sue apparecchiature di ricerca: un esempio primario è rappresentato da un nuovo microscopio a fluorescenza Zeiss all’avanguardia. Il Lightsheet.Z1 è particolarmente adatto per acquisire immagini dal vivo a lungo termine delle larve di danio rerio. Le attività del centro sono state pubblicizzate tramite open days, lezioni accademiche e la campagna educativa “Be Healthy as a Fish” (sii sano come un pesce). Inoltre, il sito Web FISHMED e varie conferenze di ricerca (tra cui l’International FishMed Conference on Zebrafish Research svoltasi a Varsavia) si sono rivolti alle comunità della ricerca e alle imprese commerciali. Tra i risultati attesi figurano chiarimenti sull’importanza della 5-idrossimetilcitosina nel controllo della trascrizione, che sarà utile a ridurre il numero di animali sacrificati per la ricerca. Altri progetti chiave hanno riguardato lo studio dei polimorfismi a singolo nucleotide, il ripiegamento delle proteine coordinato da Mia40, il ruolo di mTor nella retina, il contributo della disfunzione mitocondriale alla progressione del morbo di Parkinson, del cancro e di malattie neurodegenerative. Le potenzialità di sviluppo di nuove terapie, grazie ai risultati tangibili di FISHMED, si estendono a un ampio spettro di malattie e disturbi. Grazie al sostegno ottenuto attraverso una cooperazione internazionale di alto profilo e ai professionisti della Bio&Technology Innovations Platform, la ricerca all’IIMCB può procedere verso soluzioni innovative con applicazioni cliniche di primo piano.