I computer possono aiutarci ad accedere ai nostri lessici
Il progetto DYNNETLAC (“Dynamic networks for lexical access: Design, navigation and interface”) è stato avviato per affrontare il fenomeno “sulla punta della lingua”, una specie di anomia. La ricerca ha assunto come punto di partenza la teoria delle reti complesse di Newman (che può rivelarsi utile sia nell’organizzazione che nell’esplorazione del lessico) e la semantica dei linguaggi naturali. In generale, si intendeva a creare reti dinamiche in grado di aiutare gli utilizzatori a superare momentanei blocchi che non consentono di accedere alla parola desiderata. A tal fine, il team ha impostato e raggiunto vari sotto-obiettivi. Il primo implicava la costruzione di reti lessicali capaci di simulare gli esseri umani quando associano le parole. Utilizzando estratti da Wikipedia e dal British National Corpus come raccolte di testi, sono stati tracciati grafici contenenti solo verbi, nomi e aggettivi e che consideravano solo i “vicini” immediati. Il team si è fondato sulle premesse di una ricerca avviata da WordNet per progettare reti lessicali che approssimano il lessico mentale. DYNNETLAC ha anche valutato le potenzialità di modellizzare l’esplorazione in reti complesse utilizzando metodi da reti regolatorie di DNA. Le indagini hanno preso in esame come le interazioni metodologiche tra biologia e sistemi matematici possano essere adattate a un modello linguistico. Un obiettivo meno sviluppato consisteva nella progettazione di un sistema di interazione tra uomo e macchina per la ricerca di indizi nei grafici. In quest’area, il lavoro non è proceduto principalmente per ragioni di scarsa compatibilità tecnica nei tentativi di integrare il linguaggio di programmazione prescelto (Python) nella progettazione di pagine Web dinamiche. È un problema noto di cui si stanno occupando altri ricercatori estranei al progetto. DYNNETLAC ha testato il suo sistema confrontando le sue parole nelle posizioni migliori in classifica con le risposte principali ricavate da esseri umani nell’Edinburgh Association Thesaurus (EAT). Anche se i risultati sono stati positivi, il team si rende conto che sarebbe meglio se il sistema abbinasse la loro prima parola con una fornita dall’EAT. Le attività del progetto hanno riguardato anche una componente didattica inerente all’oggetto della ricerca, nuove metodologie di ricerca e lo sviluppo di tecniche pertinenti alla realizzazione computazionale di teorie linguistiche formali e matematiche. Tra le altre attività, sono state avviate interazioni e una collaborazione con la comunità dell’Elaborazione del linguaggio naturale. Nel complesso, i risultati della ricerca aprono una nuova articolazione della ricerca: l’uso di risorse non annotate, generate automaticamente, per simulare le capacità cognitive umane. Anche se occorrono ulteriori ricerche, DYNNETLAC ha dimostrato che possono essere impiegate tecniche semplicissime per descrivere i più importanti processi della generazione della lingua naturale.