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Contenuto archiviato il 2024-05-27

"Oxidation, Lipids, DNA and Mitochondria"

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L’invecchiamento è collegato ai mitocondri

I mitocondri generano la maggior parte dell’energia nella cellula, e sono coinvolti nella morte cellulare e nel controllo del ciclo cellulare, oltre che in numerose malattie. Si sta verificando l’evidenza recente per cui queste minuscole centrali elettriche vengono collegate all’invecchiamento.

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Ci sono molte teorie sull’invecchiamento che coinvolgono i mitocondri. Le specie reattive dell’ossigeno (ROS) prodotte dagli organelli causano danni ai tessuti e probabilmente al DNA mitocondriale (mtDNA), che non è in grado di autoripararsi come la sua controparte nel nucleo. La teoria della membrana come “pacemaker metabolico” ipotizza che il danno ai lipidi della membrana mitocondriale causato da ROS provochi una reazione a catena e danno ossidativo diffuso. Infine le specie con una maggiore produzione di grassi insaturi nella membrana mitocondriale hanno un ritmo metabolico più rapido e una conseguente maggiore percentuale di stress ossidativo (OS). Il progetto OLDMITO (“Oxidation, lipids, DNA and mitochondria”), finanziato dall’UE, ha studiato la validità di queste teorie utilizzando il pesce zebra (Danio rerio), un pesce dalla vita breve, e la trota arcobaleno (Oncorhynchus mykiss), che vive fino a oltre sette anni ed è considerata longeva. I ricercatori hanno studiato il contenuto lipidico della membrana mitocondriale e il danno all’mtDNA come possibili regolatori dell’invecchiamento e del benessere. I risultati di OLDMITO hanno dimostrato che le modifiche nel contenuto mitocondriale di fosfolipidi (PL) potrebbero essere associate all’invecchiamento, in particolare la cardiolipina e la sfingomielina. Questi PL possono causare malfunzionamento mitocondriale e aumentare l’apoptosi come conseguenza dell’OS. Inoltre i PL diventavano più insaturi e il livello di OS aumentava, conformemente alla teoria del “pacemaker” metabolico. Anche il contenuto della dieta aveva un effetto pronunciato sul contenuto di acidi grassi dei PL, che a sua volta aveva un impatto significativo sull’espressione genica del mtDNA. Questi effetti variavano con l’età dei pesci, e indicavano che il contenuto di lipidi nella dieta può avere un impatto sulla funzione mitocondriale. Sei documenti scientifici basati sui risultati del progetto OLDMITO sono stati pubblicati su riviste sottoposte a valutazione inter pares. I dati del progetto contribuiranno a creare un modello vertebrato di invecchiamento. Le applicazioni della ricerca potrebbero portare anche maggiore efficienza nel settore dell’allevamento ittico.

Parole chiave

Invecchiamento, mitocondri, stress ossidativo, fosfolipidi, contenuto di lipidi nella dieta

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