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A novel technology for producing bio-based synthetic textile fibres from biomass-derived furanic monomers

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Sostituzione delle fibre tessili sintetiche con materiale vegetale

L’elastan è una fibra elastica reperibile in una vasta gamma di prodotti tessili, tra cui abbigliamento sportivo, zaini, dispositivi relativi a idratazione e tende da campeggio. I ricercatori stanno utilizzando materie prime vegetali di basso valore per produrre fibre sintetiche biologiche destinate all’industria tessile nell’ambito di un processo competitivo in termini di costi, in grado di garantire il risparmio energetico ed ecologicamente sostenibile.

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Fibre artificiali quali poliestere, acrilico ed elastan corrispondono all’incirca al 75 % del mercato totale delle fibre europeo. Poiché queste fibre sintetiche sono composte principalmente da prodotti petrolchimici non rinnovabili, vi è un crescente bisogno di prodotti chimici biologici come il furfurale (FF) e l’idrossimetilfurfurale (HMF), provenienti da materie prime vegetali non commestibili, rinnovabili e naturali. Il progetto ECOLASTANE (A novel technology for producing bio-based synthetic textile fibres from biomass-derived furanic monomers), finanziato dall’UE, ha sviluppato tessuti di poliestere ed elastan con provenienza biologica, ottenendo le particelle chimiche fondamentali di tali fibre, partendo dalla biomassa vegetale. I ricercatori ECOLASTANE hanno sostituito con successo l’attuale metodo caratterizzato da scarso rendimento ed elevato consumo di energia, per la produzione di FF a partire dalla lignocellulosa. La rapida estrazione di FF impedisce la perdita del composto stesso tramite reazioni di frammentazione, inoltre l’assorbimento gas-liquido a bassa intensità di energia riduce i costi di purificazione. La nuova tecnologia produce pentosi FF utilizzando questa versione ottimizzata del processo di lavorazione. Il nuovo metodo di produzione dell’HMF a partire dalla lignocellulosa ha utilizzato l’emicellulosa come base biologica, aumentando la produzione di biomassa dal 4,8 % al 31 %. Per raggiungere questo obiettivo, i ricercatori hanno ottimizzato il metodo attraverso idrolisi della cellulosa, un nuovo catalizzatore e un’isomerizzazione intermedia tra glucosio e fruttosio. Inoltre, è stato sviluppato un processo di estrazione a quattro fasi, riducendo al minimo l’impiego di solventi clorurati. L’aggiornamento relativo al metodo di produzione del bio-tetraidrofurano (THF) ha aiutato il team del progetto a ottenere un bio-THF chimicamente identico alla versione petrolchimica. Con un diolo intermedio a base biologica, il team ha prodotto fibre con il 70 % di elastan, caratterizzate da chimica e prestazioni identiche alle alternative petrolchimiche. Il progetto ECOLASTANE ha inoltre sviluppato nuovi metodi ottimizzati per la produzione di fibre tessili sintetiche identiche al poliestere. Queste fibre vantano buone proprietà e sono state usate per produrre campioni tessili. Oltre a rappresentare un’alternativa ecocompatibile ai prodotti petrolchimici, la tecnologia ECOLASTANE sarà svincolata dall’aumento del prezzo del petrolio greggio, rendendola altamente conveniente. I produttori europei saranno in grado di competere contro le importazioni di prodotti tessili non UE utilizzando tecnologie ecologicamente compatibili, per la produzione di tessuti biologici. I partner del consorzio tessile hanno convalidato e testato le nuove fibre, e un utente finale ha prodotto un tessuto finito.

Parole chiave

Tessile, elastan, fibre sintetiche a base biologica, furfurale, ECOLASTANE, biomassa vegetale

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