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The role of Chronic DNA damage in Ageing and Age-related pathology

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Una rete d’eccellenza studia la causa alla radice dell’invecchiamento

L’invecchiamento va mano nella mano con un declino delle funzioni degli organi e una maggiore vulnerabilità alle malattie. Ricercatori dell’UE hanno istituito una rete integrata per migliorare, ampliare e promuovere la ricerca sul ruolo del DNA nell’invecchiamento.

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Bombardato dagli UV dall’esterno e dallo stress ossidativo dall’interno del corpo, il materiale genetico delle nostre cellule subisce danni significativi. Di conseguenza, si accumula il codice difettoso, un processo che potrebbe essere responsabile di molte malattie legate all’invecchiamento. La conoscenza di questi cambiamenti molecolari comporta che i ricercatori possono sviluppare strategie terapeutiche per ritardare o contrastare i meccanismi dell’invecchiamento, migliorando la qualità della vita degli anziani. Il progetto CODEAGE (The role of chronic DNA damage in ageing and age-related pathology) ha riunito giovani ricercatori di talento ed esperti del settore dei danni del DNA e dell’invecchiamento per creare una rete di ricerca e formazione. “Per combattere queste malattie legate all’età, è straordinariamente importante ottenere informazioni sui meccanismi che guidano il processo dell’invecchiamento,” dice il prof. Bjoern Schumacher, coordinatore del progetto e capo della ricerca sulla stabilità del DNA e l’invecchiamento presso l’Università di Colonia. Una visione olistica delle complessità dell’invecchiamento Le conseguenze dei danni del DNA sono molto varie e includono il cancro e la morte delle cellule, responsabili di cambiamenti degenerativi. Il risultato dipende da quali, quando e come cambiano le molecole, dove sono gli errori e la loro frequenza e dimensione. CODEAGE ha quindi sostituito i precedenti approcci verso l’invecchiamento basati su ipotesi. “Il progetto ha creato le fondamenta per un approccio di biologia dei sistemi alla risposta al danno cronico del DNA nell’invecchiamento,” spiega il prof. Schumacher. “Il risultato è una spinta verso l’integrazione della ricerca dai meccanismi di base alla ricerca traslazionale e all’applicazione clinica.” Il repertorio del sistema di modello genetico di CODEAGE comprendeva il lievito Saccharomyces cerevisiae, l’ascaride Caenorhabditis elegans e, salendo ancora nell’albero evolutivo, le cellule di topo e umane. Usando tecnologie all’avanguardia, i team multidisciplinari hanno studiato tutti i livelli, dalla cellula all’organismo completo. Formazione per il futuro della tecnologia dell’invecchiamento ritardato Al centro dello sviluppo di una ricerca sempre più specialistica e veloce c’è la formazione di giovani ricercatori. La Rete di formazione iniziale CODEAGE ha selezionato 14 ricercatori nella fase iniziale della carriera per contratti in università europee e nel settore privato nel campo del DNA e dell’invecchiamento. Nell’ambito del piano di sviluppo della carriera di CODEAGE, ogni ricercatore aveva un comitato consultivo di due o tre membri e i partner si scambiavano informazioni sulla supervisione dei dottorati di ricerca e definivano buone pratiche. Inoltre, come fa notare il prof. Schumacher, “I ricercatori nella fase iniziale della carriera hanno tratto grande beneficio dalla serie di corsi sulle competenze trasversali nel campo dell’editoria con la più grande casa editrice scientifica europea e delle sperimentazioni cliniche in uno dei più grandi ospedali universitari tedeschi.” Collaborazione ottimizzata, scambio di conoscenze e divulgazione Il sito web del progetto contiene una pagina simile a un blog dove i ricercatori potevano presentare i propri profili di ricerca, rapporti sui trasferimenti ed esperienze culturali. “I ricercatori hanno usato il sito web e la pagina Facebook di CODEAGE per uno scambio vivace che ha trasformato la rete di formazione in una classe di studenti in diversi Stati Membri.” CODEAGE ha collaborato con un’altra rete di formazione iniziale, ADDRESS, per due workshop, una giornata aperta e la conferenza finale della rete, dove i ricercatori hanno avuto l’opportunità di presentare il proprio lavoro alla rete. “Sin dall’inizio, abbiamo formato una forte sinergia con la rete ADDRESS che ha creato una “Super rete di formazione” europea,” sottolinea il prof. Schumacher. Guardando al futuro il prof. Schumacher fa notare che molte delle collaborazioni e workshop iniziati durante il progetto stanno continuando e che il carattere innovativo della rete avrà un effetto duraturo sulla formazione dottorale. “La nostra rete ha riunito ricercatori di primo piano che sono all’avanguardia della ricerca sull’invecchiamento e la stabilità del genoma in tutta Europa.”

Parole chiave

Rete d’eccellenza, invecchiamento, CODEAGE, danno del DNA, Rete di formazione iniziale

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