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RAPID SCANNING AND AUTOMATIC 3D RECONSTRUCTION OF UNDERWATER SITES

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Nuovi scanner subacquei

Un gruppo finanziato dall’UE sta sviluppando nuovi sistemi di scansione destinati all’archeologia marina. Due prototipi su tre, che prevedono una combinazione di laser e speciali fotocamere in grado di produrre rapidamente immagini tridimensionali di elevata qualità di strutture sommerse, si sono rilevati estremamente utili.

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Le tecnologie basate sulla scansione tridimensionale, efficaci ed economiche, hanno documentato numerosi siti archeologici e appartenenti al patrimonio culturale. Ciononostante, l’utilizzo di tali dispositivi in ambienti sottomarini richiede ancora numerosi miglioramenti tecnici. Il progetto 3DUNDERWORLD (Rapid scanning and automatic 3D reconstruction of underwater sites), finanziato dall’UE, è stato concepito allo scopo di creare sistemi di scansione subacquea rapidi e innovativi. I ricercatori hanno proposto una serie di soluzioni hardware e software automatizzate da impiegare nella ricostruzione tridimensionale dei terreni nei vari scenari di esplorazione subacquea. Le nuove tecnologie erano destinate anche ai non addetti ai lavori. L’iniziativa, della durata di quattro anni, si è conclusa verso la fine del 2014. I lavori hanno condotto alla realizzazione di tre prototipi del sistema. Il primo, basato su una combinazione tra sensori attivi e passivi e sulla presenza di un proiettore e di una fotocamera, offriva risultati ad alta fedeltà che richiedevano tuttavia una perfetta immobilità degli oggetti durante l’intero processo di acquisizione delle immagini (che durava solitamente dai 20 ai 30 secondi). Il funzionamento di un altro prototipo si basava sull’utilizzo di tecnologie di acquisizione delle immagini ad alta velocità, in grado di sostituire le comuni fotocamere digitali con una speciale versione estremamente rapida. Il sistema, che richiedeva un periodo di immobilità molto più ridotto rispetto al primo prototipo (inferiore a 1 secondo), risultava in tal modo più adatto agli ambienti marini. Il prototipo numero tre, che utilizzava un laser a bassa potenza al posto del proiettore, unitamente a un paio di fotocamere, era ideale per le acque profonde. Sono state inoltre sviluppate versioni a fascio singolo e triplo del dispositivo. Nell’ambito del progetto sono stati creati svariati sistemi prototipici in grado di garantire un potenziamento delle tecnologie di scansione tridimensionale subacquea. I lavori hanno pertanto contribuito allo sviluppo dell’archeologia marina. I video che seguono sono stati prodotti nel corso del progetto 3D-UNDERWORLD presso il laboratorio di tecnologie immersive e creative: animazione su una piattaforma girevole del modello di una statua di Alessandro Magno, animazione su una piattaforma girevole del modello di un’anfora e animazione su una piattaforma girevole del modello di una statua di Diana (Artemide).

Parole chiave

Scanner subacquei, archeologia marina, strutture sommerse, scansione tridimensionale, siti subacquei

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