Sviluppare tecnologie di rilevamento avanzate per gli acceleratori presso le infrastrutture di ricerca europee
Il progetto AIDA (Advanced European infrastructures for detectors at accelerators) finanziato dall’UE ha riunito 80 istituti da 23 paesi, tra cui 38 beneficiari e molti partner associati per lo sviluppo di infrastrutture avanzate e di tecnologie che impiegano rivelatori per i futuri acceleratori di particelle (aggiornamento dell’LHC, acceleratori lineari, strutture per lo studio di neutrini), il tutto in linea con la strategia europea per la fisica delle particelle. Il progetto è stato organizzato in tre attività principali: creazione di reti, ricerca congiunta e accesso transnazionale. Nell’ambito delle attività di networking, gli strumenti software comuni in materia di geometria dei rilevatori, allineamento e ricostruzione, così come la comune microelettronica e l’integrazione dei sistemi per i rilevatori futuri, sono stati studiati, sviluppati e sono ampiamente utilizzati dalla comunità HEP e non solo, con applicazioni mediche o in vulcanologia. Al fine di favorire nuove collaborazioni con l’industria europea dei rivelatori, si sono tenuti 7 eventi università-industria, i quali hanno attirato oltre 100 aziende. È stato sviluppato uno strumento interattivo per analizzare le diverse tecnologie che utilizzano pubblicazioni e brevetti, il quale viene utilizzato da HEP e dal Centro comune di ricerca (JRC). Nel quadro di accesso transnazionale, quasi 700 ricercatori hanno condotto più di 200 progetti presso gli impianti europei per lo studio dei fasci e dell’irradiazione (CERN, DESY, JSI, UCL, KIT), dando vita a più di 120 pubblicazioni. Le attività di ricerca congiunte si sono concentrate sul miglioramento dell’irradiazione e sulle prove relative alle linee di fascio (per esempio la nuova infrastruttura per la caratterizzazione delle linee di fascio a Frascati; il nuovo impianto per lo studio dell’ irradiazione protonica e l’impianto per lo studio dei raggi gamma al CERN), così come sulla messa in servizio di un telescopio con elevata precisione di tracciamento del fascio. Dei sistemi di acquisizione di dati comuni e una banca dati online inerente alla qualificazione dei componenti dopo l’irradiazione, sono stati forniti come semplice servizio agli utenti. Infine, nuovi progetti innovativi relativi ai rivelatori HEP (rivelatori di precisione a pixel, dispositivi di localizzazione di gas e silicio, calorimetri altamente granulari) sono stati valutati e caratterizzati nell’ambito del progetto AIDA, per il beneficio della R&S relativa alla comunità dei rilevatori europea. La R & S nell’ambito del progetto AIDA rafforzerà l’eccellenza della comunità dei rilevatori europea e il suo ruolo di primo piano nei principali esperimenti HEP. Oltre all’impatto diretto su ricerca e industria europee relative ai rivelatori, il progetto AIDA ha un impatto indiretto sulla società in generale. 78 dottorandi hanno contribuito alle attività AIDA e alcune delle tecnologie e dei software sviluppati nell’ambito del progetto (ASIC, sensori CMOS, Geant4) possono essere utilizzate in applicazioni al di fuori della fisica delle particelle, come per esempio strumentazione medica, monitoraggio ambientale e scienza dello spazio.
Parole chiave
Fisica delle Alte Energie, rilevatori, infrastrutture di ricerca
