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Hydrometeorological Controls and Warning Procedures for Shallow Landslides in an Alpine Region

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La capacità di prevedere le frane è decisamente migliorata

Una recente ricerca sui livelli delle precipitazioni in aree soggette a smottamenti promette di aiutare a migliorare la previsione e la mitigazione di questi fenomeni legati alle condizioni meteorologiche.

Cambiamento climatico e Ambiente icon Cambiamento climatico e Ambiente

Le frane causate dalle piogge eccessive, in particolare in paesaggi scoscesi ricchi di terra, sono tra i fenomeni naturali più pericolosi al mondo, e causano spesso gravi perdite di vite umane e distruzione. A causa del riscaldamento globale ci si aspetta che questo fenomeno diventi più frequente, mettendo come mai prima d’ora in pericolo più persone e comunità. Il progetto HYLAND (Hydrometeorological controls and warning procedures for shallow landslides in an Alpine region), finanziato dall’UE, ha cercato di migliorare la comprensione delle condizioni delle piogge allo scopo di essere meglio preparati alle frane. Per raggiungere i suoi obbiettivi, il progetto ha effettuato degli studi di modellazione delle frane innescate dalle precipitazioni nelle Alpi Centrali, includendo siti che erano stati colpiti da tali fenomeni in aggiunta a siti che non erano stati colpiti. Specificamente, il progetto ha testato dei modi per far progredire la valutazione basata sul radar delle piogge che causano le frane. Esso ha inoltre esaminato le relazioni tra condizioni iniziali di umidità del terreno e caratteristiche delle piogge per gli eventi franosi, oltre ad aver delineato le procedure per prevedere frane superficiali nelle regioni alpine. Come conseguenza della sua ricerca, il team del progetto ha identificato delle soglie più accurate per le precipitazioni critiche ed è stato in grado di valutare l’impatto dell’incertezza legata al campionamento delle piogge sulla definizione di queste soglie. Esso ha poi sottolineato il forte potenziale dell’utilizzo delle osservazioni mediante rilevamento a distanza per applicazioni di allarme. I risultati ottenuti hanno inoltre incluso la modellazione combinata idrologica-geomorfologica per stimare il deflusso critico lungo il percorso del canale. Complessivamente, i risultati del progetto hanno aggiunto nuove preziose intuizioni della ricerca a questo argomento, aprendo nuove strade da esplorare nel campo di previsione e allarme relativi alle frane. I risultati sono stati resi disponibili online a tutti i ricercatori e i portatori di interesse che sono coinvolti nella ricerca sulle frane. I miglioramenti nella comprensione delle soglie critiche per le precipitazioni in sostanza aiuteranno a mitigare il rischio durante eventi pericolosi come frane e flussi di detriti, a salvare vite e a proteggere le infrastrutture.

Parole chiave

Frane, precipitazioni, riscaldamento globale, alpino, idrologico, flusso detriti

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