Migliori capacità di apprendimento per i bambini con disturbi dello sviluppo
Con il termine apprendimento implicito si intende l’apprendimento di informazioni complesse che avviene in modo casuale, ovvero senza che vi sia la consapevolezza di quanto viene imparato. Ricerche precedenti indicano che l’apprendimento diventa più implicito in seguito a istruzioni esplicite. Inoltre, i disturbi dei meccanismi di apprendimento implicito potrebbero mediare debolezze selettive di altri processi cognitivi come la lettura e l’alfabetizzazione matematica. Il progetto ILSDD(si apre in una nuova finestra) (Implicit learning in specific developmental disorders) ha verificato questa affermazione, esaminando la natura dell’apprendimento implicito e il suo rapporto con la lettura. Una migliore comprensione dei problemi di apprendimento implicito potrebbe chiarire il motivo per cui alcuni bambini presentano difficoltà di lettura. Il team si è avvalso di metodi comportamentali e di neuroimaging per studiare l’apprendimento implicito in popolazioni giovani tipiche e atipiche, in particolare bambini con dislessia e discalculia. Riuscire a fare luce sul complesso rapporto esistente tra comportamento e neurobiologia del cervello aiuta a elaborare teorie e modelli di lettura e predispone le condizioni per interventi didattici basati sulle evidenze. Pertanto, il progetto ha seguito due linee di ricerca. La prima riguardava le abilità di apprendimento implicito fondamentali nei bambini con disordini evolutivi e le potenziali difficoltà di apprendimento implicito associate a particolari deficit. La seconda linea di ricerca consisteva nella raccolta di dati di neuroimaging relativi a bambini molto piccoli, i quali sono stati usati per ottenere fenotipi funzionali per la previsione delle differenze individuali riguardanti l’apprendimento implicito. I partner di ILSDD hanno progettato e svolto vari esperimenti comportamentali, raccolto dati di neuroimaging, creato banche dati per diversi tipi di dati ed eseguito un’analisi dei dati di risonanza magnetica per immagini ottenuti. In particolare, è emerso che chi ha una scarsa abilità nella lettura ha anche una difficoltà generale nello svolgimento di attività di apprendimento implicito, indipendentemente dalla loro tipologia, che può essere visiva, uditiva o tattile. Il lavoro ci permetterà di comprendere meglio i deficit di apprendimento implicito e di interpretare meglio la grande varietà di difficoltà associate alla dislessia. I risultati di ILSDD indicano che i dati di neuroimaging confermano i dati comportamentali. Il team di ricerca ha lavorato per fornire una spiegazione comportamentale e neurobiologica integrata dell’apprendimento statistico implicito nei bambini. Il lavoro potrebbe avere interessanti ripercussioni nella diagnosi e nel trattamento di specifici disturbi dello sviluppo, nonché per l’elaborazione di interventi tecnologici innovativi.