Come l’anziano elabora la parola pronunciata attraverso il rumore
Per migliorare la loro qualità di vita, gli adulti più anziani devono comunicare con i propri cari e quelli che li circondano. Una delle principali sfide di questo segmento della società è la difficoltà che affrontano quando cercano di sentire le persone che parlano con loro. Per gli ascoltatori che parlano in una seconda lingua, ciò diventa ancora più difficile. Tali ostacoli possono portare a sentimenti di isolamento, solitudine e paura. Sono necessarie strategie di comunicazione più efficaci. Il progetto OLDER LISTNERS (Listening in noise with older native and non-native speakers: The time-line for segregating speech from noise, real-time lexical processing of spoken-words, and the identification of verbal emotions), finanziato dall’UE, ha affrontato questi problemi. Uno dei temi di ricerca si è incentrato sul tempo necessario per separare il discorso target dal rumore. La capacità degli adulti più giovani e più anziani, degli ascoltatori nativi e non nativi, è stata confrontata utilizzando mascheratori di acufeni. Una scoperta ha mostrato che gli ascoltatori nativi più anziani potevano utilizzare il ritardo del target da un mascheratore di acufeni in modo simile a quello dei giovani adulti nativi e non nativi. Un altro tema ha considerato il tempo necessario per separare il discorso target dai partecipanti in condizioni avverse. Un paradigma è stato sviluppato e tradotto in ebraico. Quindi i partecipanti sono stati invitati a memorizzare una delle quattro cifre pronunciate, identificando l’immagine che rappresentava la parola parlata. Si è scoperto che la capacità di distinguere tra le due alternative fonologicamente in concorrenza è stata più difficile in condizioni di carico elevato che in condizioni di basso carico, quando le parole sono state presentate in silenzio. Infine, il terzo tema ha considerato il ruolo di identificare correttamente le emozioni nel discorso, che comprende una combinazione di significato lessicale e tono. Ciò può diventare sempre più impegnativo in età avanzata. Quindi, per valutare questo, agli ascoltatori sono state presentate frasi pronunciate e quattro emozioni distinte. Hanno valutato ogni frase su quattro scale di classificazione, relative alle quattro emozioni testate. Si è scoperto che la prosodia e il discorso non possono essere percepiti individualmente. Inoltre, per gli adulti più giovani, le informazioni prosodiche erano più dominanti. I risultati sono stati utilizzati in presentazioni cartacee a conferenze e a scopo divulgativo.