Liikanen esprime soddisfazione per uno studio che prospetta un brillante futuro per l'e-commerce in Europa
Il commissario europeo per le Imprese Erkki Liikanen ha accolto con soddisfazione un nuovo studio che dimostra l'ottima salute dell'e-commerce europeo, nonostante la crisi delle dotcom. L'indagine riguardante i giudizi espressi dai dirigenti d'azienda in materia di e-commerce, eseguita dalla società di consulenza aziendale Accenture, ha rivelato che sono il 50 per cento in più rispetto al 2000 i manager che hanno dichiarato il successo della propria attività di commercio on line e che più dell'80 per cento degli intervistati in Europa, USA e Giappone si attende di sperimentare un'ulteriore crescita in questo settore nei prossimi tre anni. I dirigenti europei prevedono inoltre nel prossimo anno un aumento della spesa nel settore dell'e-commerce pari ad un 15 per cento in media e il 49 per cento di loro auspica di poter cogliere opportunità significative nel commercio senza fili (wireless commerce) nell'arco di tre anni. Il commissario Liikanen ha affermato che lo studio dimostra come la sfiducia nei confronti dell'e-commerce provocata dal recente crollo delle dotcom sia priva di basi concrete, spiegando che, a causa della fine del "mito di un mondo non soggetto a cicli economici e del successo della new economy", alcuni commentatori rischiano di passare dall'euforia ad un profondo pessimismo. "Questo studio mette le cose in chiaro," ha affermato Liikanen, per poi sottolineare come l'Europa abbia un ruolo di spicco nell'ambito dell'e-commerce, indicando a questo proposito il piano d'azione "eEurope" della Commissione lanciato nel marzo dello scorso anno e i progressi realizzati in materia di e-government nell'UE. Lo studio Accenture evidenzia inoltre l'effetto motivante dell'e-commerce sull'innovazione delle imprese e sostiene che gli sviluppi futuri dell'e-commerce si concentreranno su operazioni "dietro le quinte", come gli acquisti e la logistica. Secondo lo studio, l'e-commerce sta trasformando le relazioni business-to-businesss e incoraggiando i collegamenti commerciali in rete. I maggiori beneficiari delle nuove tecnologie sono tuttavia le grandi imprese, in quanto capaci di realizzare economie di scala e di introdurre nuovi livelli di efficienza e flessibilità. Lo studio prospetta inoltre positivi sviluppi per il commercio universale (u-commerce), in Europa. Nell'UE le tecnologie senza fili e l'e-commerce svolto attraverso la televisione (television commerce), il dialogo interattivo (voice commerce) o silenziosamente (silent commerce), che consentono di fare acquisti ovunque e in qualsiasi momento, sono pronti a crescere. In questo contesto, sono circa il 49 per cento le imprese europee che dichiarano di volersi impegnare, entro i prossimi tre anni, nella ricerca di opportunità nel settore del wireless commerce, un numero circa tre volte superiore rispetto al presente. Un ulteriore 25 per cento, otto volte la percentuale attuale, utilizzerà il television commerce e il 24 per cento, circa 5 volte la percentuale attuale, userà il voice commerce. Un 16 per cento è pronto ad utilizzare il silent commerce. Lo studio sottolinea tuttavia che la crescita non sarà immediata. Delle imprese europee che pianificano di intraprendere progetti di e-commerce nell'arco dei prossimi tre anni, solo il 20 per cento prevede di iniziare il prossimo anno. Accenture illustra inoltre la situazione dell'e-commerce in Europa a confronto diretto con il Giappone e gli USA. Sin dalla prima relazione, pubblicata nel 1998, il ritardo accumulato dall'Europa nei confronti degli USA circa l'adozione dell'e-commerce si è ridotto a quasi un anno. Nel settore dell'u-commerce, l'UE è alla pari con gli USA e avanti al Giappone nell'adozione del commercio televisivo, pressoché pari agli USA nel silent commerce e avanti agli USA ma dietro al Giappone nel wireless commerce. Lo studio evidenzia i benefici derivanti dall'adozione dell'e-commerce in Europa, quali l'espansione geografica del commercio e una maggiore cooperazione tra le imprese. Secondo l'analisi, questi benefici sono probabilmente destinati ad aumentare ulteriormente con l'introduzione dell'euro. Lo studio avverte però che "l'ostacolo maggiore per le imprese europee è forse di carattere psicologico" e precisa che, nonostante le migliorate prestazioni del settore dell'e-commerce registrate in Europa nell'ultimo anno e gli evidenti profitti nell'u-commerce, i dirigenti d'azienda non sono sicuri che l'Europa possa in futuro dominare". La relazione aggiunge che, malgrado un'esigua maggioranza di dirigenti europei si attende di occupare una posizione di leader nel wireless commerce nell'arco di tre anni, gli stessi prevedono comunque che nell'e-commerce tradizionale e nei restanti settori dell'u-commerce saranno gli USA a detenere il primato. Lo studio evidenzia l'importanza dell'innovazione e della sperimentazione per il futuro successo dell'e-commerce in Europa e avverte che la penuria di competenze potrebbe rivelarsi un ostacolo a tale riuscita. Il 70 per cento delle ditte intervistate ha sperimentato carenze simili nella conduzione delle proprie iniziative di e-commerce. L'analisi aggiunge inoltre che la maggior parte dei dirigenti europei auspica che venga conferito maggiore potere alla Commissione affinché venga introdotto un regolamento paneuropeo per le telecomunicazioni, e manifesta un ampio consenso alle recenti iniziative da parte dell'UE per la liberalizzazione dei mercati. La ricerca è stata condotta nel corso dell'estate 2001, in vista della redazione della quarta relazione annuale di Accenture sullo sviluppo dell'e-commerce europeo. Sono stati intervistati più di 800 dirigenti di massimo livello provenienti da 25 paesi di Europa, Asia e Stati Uniti.